Dario Sansone: Un’intervista che celebra la profondità e la passione di un artista che non smette mai di esplorare.
Dario Sansone si racconta nel suo nuovo progetto solista, Santo Sud, il cui disco è atteso per aprile 2025, e nella colonna sonora di Criature, film di cui ha curato interamente le musiche. Tra i brani della soundtrack, disponibile dal 5 dicembre, in concomitanza con l’uscita del film nelle sale, spicca I’m Walking, proposto anche in una versione arricchita dal featuring del rapper napoletano Nachelo. Il video del brano, che alterna scene tratte dal film, vede protagonista Marco D’Amore nel ruolo di un educatore impegnato a salvare i giovani dall’ombra della malavita napoletana.

1 – Dario, il tuo percorso è una sinfonia di arti diverse: dalla musica al disegno, dal cinema al teatro. Se dovessi dare un colore a questa tua poliedricità, quale sceglieresti e perché?
È complicato scegliere un solo colore, mi piace immaginare infinite combinazioni di colori, anche apparentemente inaccostabili, perché sono convinto che dall’avvicinamento di profonde differenze possano nascere le tinte migliori. Se dovessi comunque sceglierne una sola sceglierei l’azzurro, colore associato al sogno ed alla fantasia, nonché alla mia squadra del cuore.
2 – “Santo Sud” è un progetto che sembra respirare l’anima di Napoli. Qual è il tuo legame più profondo con questa città che sa essere paradiso e inferno?
Napoli è mia madre, è una città totalizzante, capace di guidare i tuoi stati emotivi. È un madre contraddittoria, piena di estremi, ho scelto di rimanere qui e di farne il mio porto di partenza perché qui un’artista può indagare su tutti gli aspetti dell’umano, dai più nobili a quelli più barbari. Inoltre Napoli si affaccia sul mare, ti mette davanti ad un orizzonte, alla possibilità di andare e tornare.
3 – La tua carriera è costellata di prime volte e successi importanti, come il concerto al Teatro San Carlo con i Foja o i riconoscimenti cinematografici per “Gatta Cenerentola”. C’è un momento in cui hai pensato: “Questo è il mio Santo Sud”?
Il “Santo Sud” è un assioma di equilibrio nelle mie intenzioni, derivato dall’accettazione di sé. Non credo ancora di aver raggiunto questa pace tra me e quello che mi circonda, e non so se questo sia un bene o un male.
4 – Hai descritto “Santo Sud” come un ritorno al punto di partenza, a quell’amore iniziale. In che modo questa ricerca si traduce nella musica e nelle parole del tuo album?
La gestazione di questo album è stata essa stessa un viaggio ed una rivelazione. Man mano che componevo, arrangiavo queste canzoni mi guidavano lungo un percorso complesso che però mi hanno portato a riappriopiarmi delle mie passioni, dei miei affetti, dei miei segni e dei miei sogni. È tutto lì, e non vedo l’ora di condividerlo con tutti.
5 – Parliamo del tuo singolo I’m Walking, che accompagna la colonna sonora di Criature. Cosa ti ha ispirato maggiormente nella creazione di questo brano e nel raccontare la storia di Mimmo?
I’m walking è stata la prima canzone dedicata al film, dopo aver letto la sceneggiatura e ad aver assorbito i desideri e le indicazioni della regista Cecile Allegra.
6 – Le sonorità di “Santo Sud” portano Napoli a dialogare con Parigi, unendo canzone d’autore e influenze internazionali. Come descriveresti il viaggio musicale che ti ha portato a queste contaminazioni?
Le canzoni mi hanno guidato verso una nuova ricerca, partendo dalla mia identità musicale e sperimentando nuove sonorità e ambienti acustici. Ho immaginato un dialogo con le musiche del mondo che non sia inteso come la classica musica world.
Grazie all’apporto fondamentale di Seb Martel alla produzione artistica abbiamo spostato l’asse del mio cantautorato contaminandoli di suoni moderni e dal sapore internazionale.
7 – Collaborare con artisti come Seb Martel e Nachelo porta una dimensione internazionale e contemporanea alla tua arte. Quali sono i valori che credi di condividere con loro?
Sicuramente la sincerità, l’onestà artistica, oggi merce rara, per me è la base di qualsiasi scambio umano e creativo.
8 – Dal fumetto di Lazarus Ledd ai film d’animazione come Yaya e Lennie, il tuo tratto visivo ha sempre raccontato storie profonde. Quanto della tua esperienza da disegnatore ritrovi nel processo creativo musicale?
Per me sono momenti di esplorazione, per quanto diversi, molto simili. Le immagini possono donare ispirazione ai suoni e viceversa, faccio veramente molta difficoltà a scindere queste due anime.
9 – Hai detto che “Santo Sud” è anche un libro, un viaggio tra poesia e immagine. C’è una pagina di questo “Poetry Sketchbook” che senti più tua, e se sì, perché?
Credo siano tutte pagine vere, appartenenti al mio linguaggio. Mi piacciono le tavole dedicate a persone che hanno attraversato il mio cammino e in questa direzione sicuramente sceglierei la pagina dedicata a “Namoury” un’artista della Costa d’avorio che mi ha attrevarsato i giorni e il cuore con la sua voce.
10 -Guardando al futuro, con un album in uscita, un tour teatrale e le musiche per Criature, quale messaggio vuoi lasciare a chi segue il tuo percorso artistico?
…che il viaggio è solo all’inizio e spero non abbia mai una destinazione precisa!
11 – Infine, una domanda personale: se il piccolo Dario, quello che sognava, disegnava e ascoltava musica a Napoli, potesse incontrarti oggi, cosa pensi ti direbbe?
“Abbiamo ancora tanto da imparare.”
Dario Sansone, uno dei più grandi artisti contemporanei a tutto tondo, per questo, 1 anno fa circa, decisi che meritava avere un fan club tutto suo di cui io sono l’amministratore che potrete trovare su facebook, al seguente link:
https://www.facebook.com/share/g/1QbMPGbFvr/
Grazie,
Salvatore Falco
Grazie!