In questa campagna elettorale per le regionali 2023 che si terranno in Lombardia e nel Lazio, Carlo Calenda si è speso senza risparmiarsi viaggiando senza sosta tra Roma e Milano e rispettivi territori regionali. Le liste del Terzo Polo contrassegnate dai simboli di Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi) che in Lombardia sostengono la candidata alla presidenza, Letizia Moratti, si contraddistinguono per essere sostituite da candidati di assoluto valore e competenza, nei propri rispettivi campi. Abbiamo incontrato Carlo Calenda a Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese, presso lo splendido scenario di Villa Ghirlanda, in occasione della chiusura della campagna elettorale, insieme a Mariastella Gelmini, del candidato di punta della lista per il territorio meneghino, Carmine Pacente.

Onorevole Calenda, siamo al termine di questa campagna elettorale, facciamo un bilancio?
È andata ed è stata dura perché è una campagna che non è sentita dagli italiani. Come se fosse di troppo. Dobbiamo dire che però questa campagna elettorale ha un tema: che le Regioni sono importanti perché gestiscono la sanità e la sanità oggi è la principale emergenza italiana e bisogna scegliere, liberamente, ma con intelligenza e chi può fare meglio il governatore, non destra, sinistra, ma con razionalità.
E dunque la sanità: cosa ne pensa del fatto che Majorino ha detto che se vince si tiene la delega?
Che è una tavolata perché non è un tuttologo e dunque se io fossi Majorino prenderei un tecnico che si occupi di sanità. Tenere la delega della sanità è sbagliato perché la sanità impone un lavoro enorme dove ci deve essere gente capace in campo sanitario che ci deve dedicare il cento per cento del tempo, cosa che un presidente di regione, evidentemente, non può fare.

Qui in Lombardia si dice che il voto a Letizia Moratti, possa tirare la volata al Centro-Destra…
Secondo me il voto a Letizia Morati tira il voto a una regione ben amministrata e se noi continuiamo a ragionare solo sul “non voglio che vincano gli altri”, facciamo vincere gli altri che, in più governeranno pure male. Quindi come si dice a Napoli: “ cornuti e mazziati”.
Queste regionali sembrano essere un banco di prova dei rapporti tra i partiti e domani (10 febbraio 2023 – ndr) i quattro candidati alla segreteria del PD saranno tutti a Milano per chiudere la campagna elettorale di Majorino. Come la legge questa cosa?
La leggo nel senso che il PD preferisce sempre andare con i 5Stelle… è la loro maledizione anche dove i 5stelle non contano niente. E se i 5Stelle fossero al governo della Lombardia, chiuderebbero, per esempio, i termovalorizzatori, Conte lo ha ribadito ancora, non farebbero investimenti sulle infrastrutture e avremmo una regione che si orienta verso una decrescita infelice e credo che sia proprio la cosa che non serve alla Lombardia. Il voto a Majorino, è proprio un voto pericoloso ma non per Majorino che è uno molto di sinistra con il quale abbiamo lavorato tanto anche in Europa, ma perché portarsi dietro i 5Stelle significherebbe non riuscire a fare nulla. E nonostante questo i candidati del PD corrono tutti dai 5Stelle come correranno dopo le elezioni del segretario, sempre dai 5Stelle… e sarà la morte del PD.
Onorevole, a proposito di segretario, Schlein e Bonaccini sono i favoriti di sicuro, ma ce ne potrebbe essere uno che sarebbe meglio in ottica di Terzo Polo d avere come interlocutore?
Certo. Con Bonaccini abbiamo molte più cose in comune rispetto alla Schlein, questa è cosa nota. Ma il problema non è questo. Il problema è che loro hanno metà del PD che vorrebbe allearsi con noi e metà con i 5Stelle.

Ma in questo senso, Bonaccini non vi lascerebbe meno spazio, in termini di espansione elettorale?
Non credo proprio perché ormai penso che il nostro elettorato sia molto diverso da quello che è rimasto nel PD e purtroppo, io non mi sono mai augurato la fine del Partito Democratico, credo che al suo interno ci sia una frattura insanabile. Non puoi essere allo stesso tempo, pro e contro i termovalorizzatori, pro e contro i rigassificatori, pro e contro il reddito di cittadinanza, pro e contro gli investimenti, ecc… non funziona cosi la politica perché non puoi governare siccome non è un gioco di società ma serve a determinare chi governa, se tu non sei in grado di governare, non servi a niente.

Oggi chiudiamo in Lombardia, in questa storica sede, con un candidato esperto di fondi europei. Ma quanto influiranno i fondi europei rispetto anche alla nuova programmazione?
Saranno fondamentali perché come sappiamo, uno dei problemi, il più importante è che non si riescono a spendere e, tra l’altro, essendo la Lombardia scesa in termini di indice di competitività ha più fondi europei. Cosa questa che non da intendere come un segale positivo perché vuol dire che è meno competitiva. Però questi fondi vanno spesi e quello che noi cerchiamo di fare, è di candidare persone competenti e questo, mi rendo conto che forse è démodé in politica, ma se non li candidiamo e ricominciamo con i Gallera e i 5Stelle, dove andiamo? Quello che voglio dire ai Lombardi è: decidete liberamente con razionalità però poi non vi lamentate delle conseguenze. Come hanno governato l’emergenza Covid, Gallera e Fontana, lo abbiamo visto, cosa hanno fatto i 5Stelle a Roma e nei posti dove hanno governato, lo abbiamo visto, volete votare questi? Votateli però dopo non vi lamentate per quello che accade.
Un’ultima domanda: al netto di tutto quello che accadrà, quali previsioni possiamo fare per il Terzo Polo?
E chi lo sa… il 40% degli elettori non ha ancora deciso chi votare….
di Carmine Pacente candidato per il Terzo Polo nella circoscrizione di Milano