“La Campania è oggi la regione più ambientalista e controllata d’Italia”. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella prestigiosa fiera di Ecomondo, a Rimini, illustra gli interventi messi in campo per convertire un territorio degradato in un modello di rigenerazione e tutela. “Abbiamo realizzato un lavoro enorme per il disinquinamento della fascia costiera – ricorda De Luca – e siamo arrivati al punto di ottenere la Bandiera Blu sul litorale domizio, dove fino a qualche anno fa trovavamo carcasse di bufale abbandonate”.
Il risanamento ambientale
Tra le azioni avviate, De Luca ricorda anche il monitoraggio delle falde acquifere e delle emissioni atmosferiche, oltre alla “indagine genetica su 10.000 giovani in età fertile”, per valutare eventuali modifiche genetiche legate all’inquinamento. “Oggi possiamo dire che questo è il territorio più controllato d’Italia, con un impegno concreto che ci ha permesso di restituire mari balneabili e una qualità ambientale impensabile fino a qualche anno fa”.
La balneabilità del golfo di Napoli
Il governatore pone in evidenza il lavoro della Regione Campania per l’intera fascia di costa regionale. “Abbiamo recuperato la costiera sorrentina, quella amalfitana e cilentana”, continua De Luca. “Solo pochi mesi fa abbiamo fatto il bagno nel golfo di Napoli, nelle acque di Castellammare di Stabia, finalmente pulite e sicure. C’era anche il presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, qui presente, a fare il tuffo nel mare restituito dopo oltre 50 anni grazie al lavoro che abbiamo portato avanti”.
Il disinquinamento del Sarno
Il piano di disinquinamento prosegue su tutta la costa campana include interventi significativi su tutto il territorio. “Il nostro obiettivo è avere tutto il golfo di Napoli balneabile e sicuro per residenti e turisti”, dichiara il presidente, sottolineando come queste opere rappresentino un cambio di passo fondamentale nella valorizzazione del patrimonio naturale della Campania. De Luca guarda anche al futuro: “Stiamo lavorando al progetto strategico di disinquinamento del fiume Sarno, un intervento essenziale per completare la nostra visione di una Campania pulita e sicura per i decenni a venire”.
La rigenerazione territoriale
A questi sforzi, il governatore aggiunge il piano agricolo che mira a rendere le coltivazioni locali sostenibili e compatibili con l’ambiente, promuovendo pratiche che rispettino il territorio e le sue risorse. “Questa trasformazione è un passo fondamentale per la Campania – spiega De Luca – e il nostro impegno per un territorio rigenerato e sostenibile è un messaggio chiaro: la Campania sta diventando un modello di tutela ambientale, grazie a interventi concreti e costanti che puntano a proteggere il nostro ecosistema e a garantire un futuro sano per le prossime generazioni”.
Il governatore si sofferma poi sulle sfide che la Regione Campania sta affrontando per garantire una gestione autonoma e sostenibile del ciclo idrico, puntando su un progetto ambizioso e strategico. “Dal 2015 abbiamo strutturato un nuovo percorso nella gestione idrica con l’istituzione dell’Ente Idrico Campano. – spiega De Luca – In precedenza, vivevamo un paradosso: durante l’estate, molti comuni soffrivano di carenze d’acqua mentre contemporaneamente inviavamo circa 6.000 litri di acqua al secondo all’Acquedotto Pugliese”.
L’autonomia idrica
“L’obiettivo che ci poniamo è raggiungere l’autonomia idrica con un apporto di 6.000 litri al secondo: un progetto strategico che mira a renderci autosufficienti, assicurando così il futuro idrico della Campania”, prosegue il governatore, ricordando come negli ultimi anni “i cambiamenti climatici abbiano reso i problemi di siccità sempre più pressanti, anche se la Campania è riuscita a tutelare le proprie aree agricole, mentre in Pianura Padana ci sono stati grandi difficoltà”.
Diga di Campolattaro e riduzione degli sprechi d’acqua
L’autonomia idrica, sottolinea De Luca, “è un investimento strategico che lascerà ai nostri figli un sistema idrico autonomo e resiliente. Tremila litri li recupereremo con la diga di Campolattaro, un investimento nazionale di grande rilevanza che rappresenta uno dei progetti più importanti della Regione Campania. – evidenzia il governatore De Luca – Con l’Ente Idrico Campano, inoltre, stiamo ottenendo progressi significativi nella riduzione delle perdite idriche. Abbiamo iniziato con una dispersione del 54%, ma siamo già vicinissimi all’obiettivo di dimezzarle al 27%, grazie all’impegno messo in campo fino a oggi. Così recuperemo gli ulteriori tremila litri al secondo, considerando anche il progetto degli invasi collinari, che ci consentirà di avere a disposizione una riserva idrica aggiuntiva che, in tre anni, ci renderà l’unica regione italiana pienamente autonoma per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico”.