Inaugura oggi la doppia esposizione “The Beauty and the Bane” e “Dysmorphia”
Dal 29 maggio al 19 giugno, la galleria Art Studio San Lorenzo di Milano ospita una mostra intensa e concettualmente potente dell’artista e fotografo Antonio Schiavano, che presenta i suoi progetti The Beauty and the Bane e Dysmorphia. Due lavori distinti ma interconnessi che esplorano temi fondamentali del nostro tempo: bellezza artificiale, dismorfia corporea e identità visiva.
Fotografia e ribellione estetica: la “Fotomorfia” di Antonio Schiavano
Il percorso artistico di Schiavano nasce come reazione alla sua lunga esperienza nella fotografia commerciale, soprattutto nel settore della cosmetica di lusso, dove ha collaborato con importanti brand internazionali. Questo background estetico si riflette oggi in una ricerca artistica che decostruisce l’ideale patinato della bellezza contemporanea.
Attraverso una tecnica originale che l’autore definisce Fotomorfia, l’immagine fotografica viene trasformata in opera unica e irripetibile, utilizzando oli, vernici, materiali abrasivi e interventi manuali. Graffi, segni e alterazioni non distruggono l’immagine: la trasfigurano. Ogni intervento manuale è un atto di ribellione e al tempo stesso una rivelazione simbolica, che stratifica nuovi significati nella superficie dell’immagine.
The Beauty and the Bane: smascherare l’estetica artificiale
Il progetto The Beauty and the Bane riflette sull’omologazione visiva indotta dai media e dalla cultura dei social. La bellezza, anziché essere celebrata, viene decostruita per rivelarne la natura artificiale e opprimente. L’opera si oppone alla seduzione di una perfezione standardizzata, denunciando la perdita di autenticità nell’immagine contemporanea.
Dysmorphia: identità frantumata, immagini liquefatte
In Dysmorphia, Schiavano affronta il tema della dismorfia corporea e della fragilità dell’identità nell’era digitale. Le figure appaiono sfocate, frammentate, come riflessi liquidi. Queste immagini trasmettono una tensione continua tra ciò che siamo e ciò che crediamo di dover essere, offrendo una riflessione visiva potente sulla crisi dell’autopercezione.
Una mostra da non perdere per chi ama l’arte contemporanea che interroga il presente
La doppia esposizione di Antonio Schiavano è un’occasione imperdibile per chi cerca nell’arte uno sguardo critico e profondo sulla società dell’immagine. Le sue opere interrogano, disturbano e commuovono, portando il visitatore a confrontarsi con i codici visivi che influenzano la nostra identità ogni giorno.