È appena iniziato il nuovo 2024, e quello “vecchio” già ci manca
È appena iniziato il nuovo 2024, e quello “vecchio” già ci manca. Sarebbe bello rivivere e ripensare ai momenti calcistici sia positivi sia negativi che hanno investito il calcio italiano, europeo e mondiale.
E allora … indietro le lancette, riprendete il vecchio calendario gettato nel cestino, portatelo a gennaio e tenetevi pronti a rivivere in modo veloce l’anno appena trascorso.
L’anno 2022 si è appena concluso e l’Argentina, grazie al suo numero dieci, alza al cielo, in Qatar, la sua terza coppa del mondo.
Tutto il calcio è pronto a fiondarsi in un nuovo anno.
Era il 1° gennaio del 2023, non sono passate neanche 24 ore dal nuovo anno e chi se non lui poteva prendersi le migliori copertine dei giornali e i migliori titoli, stiamo parlando di Cristiano Ronaldo, uno dei giocatori più forti del pianeta ancora in attività, all’età di 38 anni, ma con il fisico di un ventenne.
Le migliori testate giornalistiche titolano: “Il Cristiano d’Arabia, l’uomo da un miliardo.” Sì, un miliardo. E’ proprio questa la cifra offertagli dal presidente Musalli Al-Muammar per averlo e per vederlo indossare i colori che compongono la maglia dell’AL Nassr, in Arabia Saudita. Con un contratto a 5 anni che comprende i primi due anni e mezzo da calciatore per un totale di 200 milioni a stagione, rendendolo così il giocatore più costoso di sempre e l’altro mezzo miliardo per diventare ambasciatore del mondiale in Qatar, alla prossima candidatura del 2030.
Nessuno, amante del calcio e non vorrebbe rivivere o ricordare questo giorno ma il 2023 è stato anche questo, quindi, con un grosso respiro andiamo a rivivere quel momento.
Era il 5 gennaio e nessuno si sarebbe voluto svegliare con quella notizia: la malattia (tumore al pancreas) si è portato via Gianluca Vialli, all’età di 59 anni; così, le migliori reti televisive del mondo, le migliori testate giornalistiche sul calcio titolano la sua morte, partendo dal Regno Unito con la BBC, passando per la Germania, la Francia con il suo giornale sportivo “Equipe”, la Spagna con il giornale “Marca” e, per finire, in Italia dove tutto è iniziato il 6 luglio del 1964 a Cremona.
Gianluca Vialli, un uomo, un calciatore, un allenatore, un dirigente sportivo, una leggenda. Tra i migliori centravanti degli anni 80-90, l’unico tra gli attaccanti in Italia a rientrare nella cerchia di quei giocatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club. Partendo da Cremona con la Cremonese, passando per Genova sponda Sampdoria, la sua consacrazione con la maglia della Juventus dove, da capitano, alzerà il trofeo della Champions League, per poi terminare la sua carriera a Londra sponda Chelsea. Nel 2021, Vialli insieme al suo “gemello del gol” alla Sampdoria, Roberto Mancini, ci ha guidati alla vittoria dell’europeo a Wembley (Regno Unito).
Per questo e per tanto altro, Grazie Gianluca.
Per i tifosi della Juventus e per la società stessa, questo nuovo anno sembra non decollare mai e così, dopo la morte di Vialli, ecco un’altra stangata per il club. Era il 20 gennaio del 2023 quando, la Corte Federale d’Appello, dopo alcune indagini iniziali, condannò la società bianconera alla penalizzazione di 15 punti nel campionato di Serie A in corso per plusvalenza. Pene pesanti anche ai dirigenti: Agnelli (ex-presidente), Paratici (ex-dirigente Juventus) e Maurizio Arrivabene. I dirigenti della Juventus non ci stanno a questi attacchi e decideranno di fare ricorso, poi accolto e con sentenza rimandata a fine maggio; quindi, per adesso fermiamoci qui ma è solo un arrivederci.
Ormai più spagnolo di uno spagnolo stesso ma per noi è sempre il nostro Carletto Ancelotti, soprannominato Carlo Magno, orgoglio italiano sia per la sua carriera da giocatore nel “Milan degli immortali” e poi da allenatore creando una sua era, “il Milan dei meravigliosi”. Colui che ha vinto per quattro volte la Champions League, l’unico allenatore al mondo a riuscirci. Era l’11 febbraio 2023 e il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti affronta in finale, per il titolo mondiale per club, l’AI Hilal. Lui ancora non lo sapeva o forse sì, che la sua squadra avrebbe vinto per 5-3 quella partita, consegnando ai blancos un altro trofeo.
Il 2023 appena iniziato sembra essere l’anno degli addii; infatti, ecco un altro protagonista, soprattutto del calcio minore (Serie B), con qualche parentesi anche nella massima serie (Seria A). Portiamo il nostro ormai ex calendario, al 18 febbraio per ricordare un grande del calcio italiano che si è portato con sé un record molto ambito tra gli allenatori; ovvero quello di terminare da imbattuto un campionato di Serie A. Stiamo parlando di Ilario Castagner, calciatore, allenatore e dirigente italiano, nato in Veneto nel 1940 e morto a Perugia il 18 febbraio. Fu proprio a Perugia che lui ha costruito la sua carriera prima da giocatore e poi da allenatore, dove ha conquistato nel 1975 il titolo di Serie B. In Serie A guidò anche blasonati club come l’Inter, Milan e Lazio.
Il marzo del 2023 ha visto protagonista la Nazionale Italiana allenata dal C.T. Roberto Mancini (ombre arabe) per la qualificazione a EURO 2024. Dopo 9 anni di assenza, la Nazionale torna a giocare a Napoli al “Maradona” e, con il senno di poi, possiamo dire che non è stata una serata fortunata per il popolo italiano, il quale è uscito sconfitto contro l’Inghilterra per 1-2. In quel mese di nazionale abbiamo tutti noi scoperto un gran bel giocatore con doppia nazionalità italo-argentina, di nome Mateo Retegui; il quale, grazie all’insistenza del C.T., è stato portato in Italia. Quest’ultimo è stato subito ripagato con una doppietta contro il Malta; doppietta che però non ci regala la qualificazione, rimandata poi all’inizio di settembre. Quindi, come fatto prima in occasione della Juventus, ci rivedremo a settembre.
Aprile invece per il 2023 ha rappresentato il mese delle battaglie europee, con le nostre italiane protagoniste in tutte e tre le competizioni UEFE: Champions League, Europa League e Conference League. Le squadre italiane stanno dimostrando di esserci e stanno combattendo su più fronti per portare a casa un titolo ambito, con la possibilità forse di vederle tutte e tre in finale. Questo è tutto ciò che speravamo e tutto ciò è diventato realtà.
Che anno per le italiane!
Lo sai qual è stato il mese più bello per i partenopei? Sì, penso di sì, maggio? Bravo, è proprio il mese di maggio e immagino saprai anche dirmi il perché. Era il 4 maggio, quando alle ore 20:30, il Napoli di Aurelio de Laurentiis, Luciano Spalletti e del bomber Osimhen si prepara a giocare la sua 33° partita di campionato, a Udine, contro l’Udinese, consapevoli del fatto che basta solamente 1 punto per la vittoria matematica del campionato. A fine partita, il Napoli festeggerà con i suoi tifosi in mezzo al terreno di gioco il terzo scudetto della sua storia, chiudendo l’anno con un bilancio record e un utile di 80 milioni.
Vi ricordate il ricorso della Juventus fatto a fine gennaio per il caso plusvalenze? Io si, e anche i tifosi bianconeri. Era il 22 maggio e stavamo tutti aspettando l’esito che tardava ad arrivare ma alla fine si presenta. Il procuratore ha confermato il caso accusatorio: meno dieci punti in classifica alla Juventus, facendo saltare così le prossime coppe europee del 2023/2024.
Giugno 2023, è tempo di tirare le somme per il calcio. La maggior parte dei campionati europei sono terminati. Il campionato di Serie A viene conquistato dal Napoli, squadra che può finalmente festeggiare questa grande conquista davanti ai propri tifosi dopo 33 anni. Ci sono però ancora tre competizioni che devono concludersi e, quindi, andiamo…Tre finali europee e tre sconfitte per le squadre italiane. Agli inizi di giugno, la Roma dopo un ottimo cammino fatto in Europa League riesce a conquistare la finale che si giocherà a Dublino, contro il Siviglia (mamma di questa competizione). La partita terminerà in un pareggio nei tempi regolamentari, per poi concludersi ai rigori, per il risultato di 5-2 da parte del Siviglia. Resta l’amarezza da parte dei tifosi giallorossi, della società e del gruppo tecnico ma, allo stesso tempo, la gioia di aver partecipato a due finali europee consecutive, soprattutto grazie al valido condottiero di questo club, un certo José Mourinho. La seconda finale europea è pronta per iniziare: il 7 giugno del 2023, lo staff tecnico fiorentino, insieme alla cerchia presidenziale, si trovava a Praga per disputare la finale di UEFA Conference League, contro il West-Ham (club inglese). La partita consegnerà la vittoria agli inglesi, per il risultato di 2-1, a danno degli italiani. La poca esperienza in queste partite ha danneggiato la squadra allenata da Vincenzo Italiano; tutto sommato, resta però un’ottima stagione.
L’Inter a distanza di 13 anni ritorna a giocare una finale di UEFA Champions League contro una delle squadre attualmente più forti, ovvero: il Manchester City squadra di Premier League inglese. Ciò avviene il 10 giugno e la partita termina con un secco 1-0 per il Manchester City, firmato Rodri. Seppur l’Inter abbia giocato la miglior partita della sua stagione si è dovuta arrendere alla forza dello sfidante. Il Manchester City dopo 15 anni di presidenza araba e tanti investimenti alza il suo primo trofeo sul tetto d’Europa. Giugno però è stato anche il mese degli addii, con un solo comun denominatore, quello rossonero. Ciò perché questi addii hanno colpito soprattutto il mondo milanista, tranne per uno in particolare che ha scosso tutti.
Il 4 giugno, Ibrahimovic annuncia il suo addio al calcio giocato, con 999 partite disputate e 580 reti.
Il Milan, dopo due generazioni si separa dalla famiglia Maldini: Paolo viene licenziato in tronco il 19 giugno perché considerato un ostacolo ad un nuovo modello business. La notizia forse più brutta di questo 2023 doveva ancora arrivare: Il Milan, tutti gli italiani e non solo piangono la scomparsa del patron, prima del Milan e poi del Monza. Il 12 giugno, Silvio Berlusconi decide di lasciarci all’età di 86 anni, lasciando dentro di noi un grande vuoto.