Il 21 marzo 2022 si è svolta la 13a edizione della Monaco Blue Initiative (MBI13), meeting promosso dall’Istituto Oceanografico di Monaco per esplorare soluzioni alle sfide che il nostro oceano deve affrontare nonché per promuovere un’economia blu sostenibile.
L’MBI, lanciato nel 2010 dal Principe di Monaco, riunisce, in presenza e virtualmente, rappresentanti di governi, settore privato, istituzioni finanziarie, istituzioni scientifiche e società civile. John Kerry, inviato presidenziale speciale per il clima, Stati Uniti, ha evidenziato che i punti critici che coinvolgono l’Artico, l’Antartico e le barriere coralline potrebbero essere già stati superati.
Pertanto, urgerebbero azioni diversificate: l’adozione di uno standard sulle emissioni zero del trasporto marittimo internazionale entro il 2050, con obiettivi intermedi credibili; corridoi di spedizione verdi; aumento drastico dell’eolico offshore oltre che accelerare le soluzioni basate sulla natura marina; prevenire la tratta di esseri umani, invitando gli Stati ad aderire all’Accordo internazionale sulle misure dello Stato di approdo; e affrontare il problema delle microplastiche.
La discussione che ne è seguita si è incentrata su: mobilitare risorse per migliorare la scienza oceanica e la raccolta di dati; come superare il divario tra scala globale e scala locale. I relatori hanno rilevato quanto sia importante far riferimento alle migliori pratiche e alle storie di successo per aumentare l’economia blu sostenibile.
Il dibattito ha evidenziato anche la necessità di costruire partnership efficaci con le comunità locali e che qualsiasi definizione di economia blu sostenibile deve escludere lo sfruttamento di petrolio e gas, nonché la rapida e sfrenata espansione dell’estrazione mineraria dei fondali profondi. Perché le profondità dell’oceano sono incredibilmente importanti e fragili e l’estrazione mineraria dei fondali profondi si è rivelata altamente dannosa.