Prendersi del tempo per leggere ai propri figli giornalmente ha numerosi vantaggi sullo sviluppo cognitivo e sull’incremento dell’empatia.
Per quali ragioni? È molto semplice ed intuitivo. Lo sviluppo cognitivo attraverso la lettura ad alta voce ad un bambino avviene perché si apprendono diversi vocaboli, la costruzione della frase, l’attenzione, la gestione di più fonti di informazione, lo sviluppo del pensiero divergente. Sono solo alcune delle abilità cognitive che stimola l’ascolto di una storia. L’empatia viene invece stimolata attraverso il mettersi nei panni dei personaggi che esprimono le loro emozioni ed attivano i loro comportamenti nel dipanarsi della trama.
L’empatia la si suscita con un tono di voce enfatizzato, regolato che fa immergere il proprio figlio nel pensiero del personaggio. Molto utile per stimolare il pensiero ipotetico è anche fermarsi nel racconto per fare domande al bambino su come potrà andare avanti la storia, su cosa dovrebbe fare o dire un determinato personaggio, su come l’ambiente si potrà modificare alla luce dei fatti narrati, su cosa ci si aspetta dai fatti ascoltati nello sviluppo della storia.

Non ci si può lamentare se i bambini o i ragazzi hanno un linguaggio povero laddove non si dedica abbastanza tempo alla lettura giornaliera. Il momento migliore è certamente quello prima di addormentarsi, dove si crea anche un contatto caldo genitore-bambino che favorisce la concentrazione e la propensione all’ascolto, la curiosità di entrare in un mondo fantastico quale è quello delle storie.
Nemmeno ci si può lamentare se i bambini più grandi non amano leggere specialmente se hanno fatto uso massiccio di dispositivi tecnologici in tenera età. Un’età appunto che dovrebbe essere incentrata sullo sviluppo di sé attraverso il confronto con l’altro che è presente anche nelle storie che si ascoltano.
Fermarsi sui punti avvincenti delle storie poi crea suspense, creatività, curiosità, intrigo, piacere di immaginare, tutte pillole di salute cognitiva. Fino agli anni della scuola secondaria di primo grado è consigliato leggere costantemente ai propri figli per fortificare l’amore per la cultura e la conoscenza, oltre che per creare le basi per una lettura autonoma quando vi saranno le capacità di leggere.
Mostrarsi anche genitori-lettori è molto importante per dare il buon esempio. Parlare in casa di un libro che si è letto, di come ci ha affascinato o anche discutere in famiglia il contenuto è un grande esempio di amore per la cultura, il sapere. È pure un esempio di capacità di sapersi ritagliare del tempo per sé, rilassandosi immaginando e apprendendo attraverso nuove storie e racconti.
La lettura di libri dovrebbe anche essere abbinata ad esperienze esterne all’ambiente domestico che richiamano in qualche modo i contenuti dei racconti. È singolare ad esempio girare per Bellano, un paese sul lago di Lecco, dove sono ambientati tutti i romanzi di Andrea Vitali e poter immaginare in quelle vie del paese la vita di quei personaggi inventati e piacevolmente descritti nelle opere di questo scrittore. Bellano ha sicuramente acquisito un fascino per tutti questi abitanti del passato che Andrea Vitali ha saputo rendere popolari seppure non esistiti veramente. Per un ragazzo che ha letto anche uno solo di questi libri, una gita a Bellano diventa davvero intrigante.
Infine la lettura ad un figlio è anche un momento di relax e di intimità per il genitore che finalmente può trovare uno spazio in cui poter parlare dei contenuti del libro e da lì aprire discussioni, ragionamenti, educare. Leggere apre alla possibilità di dialogare su tante cose: valori, comportamenti, modi di dire, modi di pensare, atteggiamenti, paesaggi, scenari.
Dunque mai far mancare al proprio figlio il momento della lettura quotidiano che è seme fecondo di crescita verso l’età adulta con ponderatezza, saggezza e desiderio sempre vivo di scoperta.
Dott.sa Nicoletta Lastella
Presidente di Sviluppo Cognitivo
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