L’Atalanta fa il colpaccio in un “Olimpico” sold out.
Domenica i ragazzi di Gasperini hanno battuto la Roma di De Rossi in quella che era una vera e proprio sfida alla prossima Champions League. Il gol di pellegrini non basta per riaprire la gara, i due gol messi a segno dal belga Charles De Ketelaere fanno cadere Roma.
Il verdetto della partita condanna quasi sicuramente i romani a non giocare la Champions League dell’anno prossima ma ad accontentarsi della Europa League invece, sempre lo stesso verdetto promuove matematicamente il Bologna alla prossima Champions League.
In realtà il Bologna la sua qualificazione se la è sudata con pazienza, ambizione e idee di gioco all’avanguardia che il tecnico Thiago Motta ha saputo inculcare alla squadra ma anche grazie al talento di diversi singoli.
L’ex centrocampista brasiliano, naturalizzato italiano è cresciuto nel Barcellona, squadra che lo porta a conquistare la sua prima Champions League e qualche campionato spagnolo. Dato l’addio al Barcellona dopo sei anni decide di continuare a scrivere la sua storia con l’Atletico Madrid ma la sua permanenza li è durata meno di Natale a Santo Stefano così si trasferì in Liguria a Genova ma anche lì poca roba. I continui spostamenti e sbattimenti che Motta ha potuto avere trovarono pace nel 2009 quando si trasferì a Milano nell’Inter di Moratti. La sua esperienza milanese inizia subito col botto, conquista il triplete nel 2010 anche se non proprio da protagonista. Il suo ritiro lo programma a Parigi dove giocherà cinque anni prima di appendere gli scarpini al chiodo.
La sua carriera di allenatore comincia all’età di 37 anni, prima con il Genoa e poi con Lo Spezia Calcio dove porta quest’ultimi ad ottenere la qualificazione alla massima serie.
È proprio con Lo Spezia che Motta si fa notare per il suo gioco offensivo e per il suo coraggio che, spesso lo ha portato a vincere.
Il salto di qualità, quello che Motta stava aspettando arriverà di lì a poco quando fu convocato per sedere sulla panchina del Bologna nel 2022 al posto dell’uscente Siniša Mihajlović (grande uomo e calciatore scomparso nel dicembre 2022).
Dopo un primo anno di conoscenza e adattamento alla serie A inizia pian piano a forgiare la sua squadra, dando a questo Bologna una vera e propria identità.
Ad oggi il Bologna occupa la terza posizione in classifica, con diciotto vittorie, tredici pareggi e solo cinque sconfitte, rappresenta la seconda miglior difesa del campionato, questo a prova del lavoro fatto dall’allenatore.
Nessuno si immaginava che in questa stagione Motta potesse trovare il successo, nessuno ad inizio anno avrebbe scommesso un centesimo che il Bologna conquistasse la Champions League e invece, eccoci a qui a raccontare una delle imprese più memorabili del nostro calcio.
Il Bologna entra indiscutibilmente tra le squadre rivelazione di questa stagione.
Per i bolognesi mai una sbavatura, sempre impeccabili, determinati e concentrati sull’obiettivo.
Non ci tocca che aspettare per vedere finalmente al “Renato Dall’Ara”, stadio in cui il Bologna disputa le sue partite quando gioca in casa, i migliori professionisti come Mbappé, Vinicius, De Bruyne, le migliori squadre e ascoltare abbracciati l’inno della Champions League. Io già immagino di assistere ad un ipotetico Bologna – Real Madrid, FANTASTICO.
Un appello alla società del Bologna. Per favore non fateci smettere di sognare.
Ci tengo a ringraziare la società del Bologna come lo stesso allenatore e i suoi ragazzi dal più “usato” al meno perché ho sognato e sperato con loro il raggiungimento di questo fantastico target, non era facile portare una squadra da metà classifica ma con ambizione alte a questo traguardo, per altro dopo 60 anni dalla sua ultima volta, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni.