Ci sono squadre che si impongono con la loro storia, altre che sorprendono per il talento improvviso. Poi ci sono quelle che, lontano dai riflettori, costruiscono silenziosamente un percorso destinato a lasciare il segno. L’Aston Villa sembra rientrare perfettamente in quest’ultima categoria. Con una tradizione gloriosa alle spalle e una rosa solida, i Villains si affacciano alla fase a eliminazione diretta della Champions League con la consapevolezza di chi sa di poter dare fastidio alle big.
Nel film del 2006 sul football americano, Invincible, c’è una frase che racchiude l’essenza dello sport. In una scena, l’allenatore dei Philadelphia Eagles, Dick Vermeil (interpretato magistralmente da Greg Kinnear), si rivolge ai suoi giocatori dicendo: “Una squadra con un carattere migliore può battere una squadra con un talento migliore.” Questa frase è sempre valsa nel calcio. Con un buon allenatore e una squadra che sa giocare bene insieme, si può vincere tutto.
Oggi inizia la fase a eliminazione diretta della Champions League. Tra le favorite troviamo i soliti nomi: Real Madrid, Barcellona e Liverpool. Tuttavia, c’è una squadra sottovalutata di cui pochi parlano, ma che ha un allenatore con grande esperienza europea e un gruppo che gioca con armonia e determinazione: l’Aston Villa. Questa sera, i Villains affronteranno il Club Brugge nell’andata degli ottavi.
Se qualcuno sostenesse che una squadra attualmente decima in Premier League può vincere la Champions, verrebbe probabilmente deriso. E forse non avrebbe tutti i torti. Tuttavia, l’Aston Villa ha tutte le carte in regola per sorprendere.
Questa stagione in Premier, l’Aston Villa è stata finora abbastanza deludente. Dopo essere finiti quarti la stagione scorsa, i Villains adesso si trovano al decimo posto in campionato con 42 punti. Tuttavia, la squadra ha brillato nelle coppe.
Attualmente, l’Aston Villa è nei quarti di finale di FA Cup e negli ottavi di Champions League. Vincere una di queste due competizioni sarebbe un evento storico: l’ultima volta che il club ha sollevato un trofeo risale al 1996, con la League Cup.
Molti giovani tifosi potrebbero non sapere che l’Aston Villa ha un passato glorioso. Il club ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1982 e ha conquistato la FA Cup ben sette volte, anche se l’ultima risale al 1957. Proprio per questa tradizione, la squadra inglese vuole tornare a imporsi e ha le potenzialità per farlo.
Un maestro delle coppe in panchina
Uno dei fattori chiave è la guida tecnica di Unai Emery, un allenatore che conosce bene le competizioni europee. Il tecnico spagnolo è il recordman di vittorie in Europa League, avendola conquistata quattro volte (tre con il Siviglia e una con il Villarreal). La Champions League è ovviamente un’altra storia, ma la sua esperienza nelle competizioni a eliminazione diretta potrebbe fare la differenza.
Gli acquisti di gennaio e un attacco rinforzato
Per affrontare la fase decisiva della stagione, l’Aston Villa ha rinforzato la rosa con cinque nuovi innesti. Tra questi, tre sono arrivati in prestito: Marcus Rashford dal Manchester United, Marco Asensio dal Paris Saint-Germain e Axel Disasi dal Chelsea.
Asensio ha già avuto un impatto notevole, segnando quattro gol nelle sue prime tre partite da titolare. Anche Rashford si è distinto, fornendo tre assist, tutti per reti segnate proprio dallo spagnolo. Disasi, invece, pur essendo meno appariscente, è una pedina fondamentale per la difesa grazie alla sua capacità di giocare sia come centrale che come terzino destro.
Gli altri due acquisti, Donyell Malen dal Borussia Dortmund e Andres Garcia dal Villarreal, non potranno disputare la Champions, poiché l’UEFA consente la registrazione di soli tre nuovi giocatori per la fase a eliminazione diretta.
Morgan Rogers: la rivelazione della stagione
Oltre ai nuovi acquisti, c’è un giocatore che sta brillando più di tutti: Morgan Rogers. Con un fisico da mediano e la creatività di un numero dieci classico, Rogers si è messo in luce soprattutto contro il Celtic, quando ha segnato una tripletta in un 4-2 spettacolare. Se continuerà su questa strada, potrebbe rivelarsi decisivo anche nelle fasi finali della Champions.
Emiliano Martinez, il guardiano dei rigori
Un altro punto di forza dei Villains è il portiere Emiliano Martinez, considerato uno dei migliori nel suo ruolo. Il portiere argentino ha una qualità che può fare la differenza in Champions: è uno specialista nei rigori. Non ha mai perso una serie ai calci di rigore con l’Argentina e ha già dimostrato di essere un fattore determinante anche con l’Aston Villa. Se la squadra inglese dovesse arrivare ai supplementari, Martinez potrebbe diventare un’arma letale.
Il dilemma di Emery: Champions o Premier?
Il fattore che più inciderà sul percorso dell’Aston Villa sarà la scelta tattica di Unai Emery. L’allenatore spagnolo dovrà decidere se concentrarsi sul campionato o dare priorità assoluta alle coppe.
Secondo me, Emery dovrebbe puntare tutto sulle coppe. Finire tra le prime quattro in Premier sarebbe un traguardo importante, ma alzare un trofeo sarebbe un successo ancora più significativo per i tifosi dei Villains, che aspettano da quasi tre decenni un momento di gloria.
Per tanti anni, l’Aston Villa è stata una squadra dimenticata, relegata a metà classifica in Premier League. Ma forse il 2024 sarà l’anno in cui i Villains torneranno ai vertici del calcio europeo. Resta solo da vedere se il maestro delle coppe, Unai Emery, riuscirà ancora una volta a trasformare un sogno in realtà.