Il 22 novembre 1963, il mondo si fermò. Il presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, venne assassinato a Dallas, in Texas, mentre sfilava su una limousine scoperta. Un evento che segnò profondamente la storia americana e che, ancora oggi, continua a generare dibattiti e teorie del complotto.
La versione ufficiale
Secondo la Commissione Warren, istituita dal presidente Lyndon B. Johnson per indagare sull’accaduto, l’attentato fu opera di un solo uomo: Lee Harvey Oswald, un ex marine con simpatie comuniste. Oswald avrebbe sparato da una finestra del Texas School Book Depository, colpendo mortalmente Kennedy con tre proiettili. Arrestato poco dopo, Oswald fu a sua volta ucciso da Jack Ruby, un proprietario di night club, prima di poter essere processato.
I dubbi e le teorie del complotto
Nonostante la versione ufficiale, l’assassinio di Kennedy ha suscitato fin da subito numerosi dubbi e alimentato una moltitudine di teorie del complotto. Tra le più famose:
- Un complotto governativo: Alcuni sostengono che l’assassinio sia stato organizzato da elementi all’interno del governo americano, forse per motivi politici o per nascondere verità scomode.
- Il coinvolgimento della mafia: Si è ipotizzato un legame tra Kennedy e la mafia, e che l’organizzazione criminale abbia deciso di eliminarlo per vendicarsi di alcune azioni intraprese dal presidente.
- Un complotto cubano: Altri hanno suggerito che l’attentato sia stato organizzato da esiliati cubani o da agenti segreti cubani, in rappresaglia per l’invasione della Baia dei Porci.
Perché il mistero persiste?
Le ragioni per cui il mistero sull’assassinio di Kennedy persiste sono molteplici:
- Le incongruenze della versione ufficiale: Molte persone ritengono che la versione della Commissione Warren presenti delle lacune e delle incongruenze, che non riescono a spiegare tutti gli aspetti dell’attentato.
- La figura di Kennedy: Kennedy era un personaggio carismatico e molto amato, e la sua morte prematura ha lasciato un vuoto incolmabile.
- Il clima di sospetto degli anni ’60: Gli anni ’60 furono un periodo di grandi tensioni internazionali e di profonde trasformazioni sociali, un contesto che favorì la diffusione di teorie cospirative.
L’assassinio di John F. Kennedy rimane uno dei più grandi misteri del XX secolo. Nonostante le numerose indagini e le teorie formulate, la verità sull’accaduto potrebbe non essere mai del tutto chiarita.