Prestazione storica della squadra azzurra a Budapest con un oro e sei medaglie complessive
Nel mese di aprile si è svolto a Budapest il Campionato Europeo Adulti di Hand-to-Hand Fighting, evento ospitato nella capitale ungherese, ha consegnato all’Italia un risultato storico che conferma la crescita esponenziale di questa disciplina nel nostro paese. Gli azzurri hanno conquistato il secondo posto nel medagliere generale, superati soltanto dalla Moldavia in una competizione che ha visto la partecipazione di quindici squadre nazionali europee.
La rassegna continentale, svoltasi il 4 e 5 aprile presso il centro sportivo di Budapest, ha offerto spettacolo e adrenalina pura con incontri di altissimo livello tecnico nelle otto categorie di peso previste: 57kg, 62kg, 67kg, 73kg, 80kg, 88kg, 97kg e +97kg.

Franceschini, l’oro che brilla più forte
Il momento più alto della spedizione azzurra è arrivato con Alberto Franceschini nella categoria degli 80kg.
L’atleta italiano ha dominato il torneo vincendo tutti e tre gli incontri disputati, mostrando una combinazione perfetta di tecnica, carattere e determinazione contro avversari di primissimo livello. Franceschini, già campione italiano in carica, non è nuovo a prestazioni di questo calibro: nel campionato nazionale aveva infatti conquistato non solo l’oro nella sua categoria di peso, ma anche nella categoria Assoluti, dove si era imposto contro avversari con differenze di peso fino a 20kg.
“Vincere un Europeo è sempre stata la mia ambizione, ma farlo in questo modo, senza perdere un solo incontro, supera ogni aspettativa”, ha dichiarato Franceschini dopo la premiazione. “Dedico questa medaglia alla mia famiglia e alla mia squadra che mi hanno supportato in ogni momento della preparazione. Il livello tecnico qui era elevatissimo, ma sono riuscito a mantenere la concentrazione e a eseguire quanto provato in allenamento”.

Argento e bronzi che pesano
Prestazione di grande rilievo anche per Yuri Culosi nella categoria dei 73kg, che ha conquistato una splendida medaglia d’argento fermandosi solo in finale dopo un percorso che ha entusiasmato il pubblico presente.
Nella stessa categoria, Massimiliano Pavesi ha aggiunto un bronzo al bottino italiano, confermando l’ottimo momento della scuola italiana in questa fascia di peso.
Per Pavesi si tratta di un risultato particolarmente significativo, considerando che è alla sua prima esperienza in un campionato europeo nella categoria Adulti dopo aver conquistato l’oro nella categoria Cadetti 67kg a Novi Pazar, in Serbia, reduce da una medaglia d’Argento, secondo posto categoria 67 kg al Campionato Italiano di Hand to Hand 2024.
“Il passaggio dalla categoria Cadetti agli Adulti non è mai semplice”, ha commentato il CT della nazionale, “ma Pavesi ha dimostrato di avere tutte le qualità per competere ad altissimi livelli anche contro atleti più esperti. Rimanere in zona medaglia al debutto tra i ‘grandi’ è un risultato che fa ben sperare per il futuro”.
Bartalini, conferma ad alti livelli
Medaglia di bronzo anche per Andrea Bartalini nella categoria dei 62kg, che conferma così il suo eccellente stato di forma dopo il bronzo conquistato ai Mondiali di Astana nel 2024. L’atleta italiano sta costruendo un palmarès di tutto rispetto, avendo già collezionato anche un argento ai Campionati Italiani dello scorso anno.
“Bartalini è un atleta che cresce costantemente”, ha dichiarato il suo coach. “Tre medaglie importanti in meno di un anno testimoniano la sua dedizione e il suo talento. Con questa continuità di rendimento, il futuro può riservare traguardi ancora più prestigiosi”.

Ambrosio, dal titolo italiano al podio europeo
Medaglia di bronzo anche per Alessandro Ambrosio nella categoria dei 67kg, che prosegue così il suo percorso di crescita dopo l’oro conquistato ai Campionati Italiani del 2024. La sua tecnica raffinata e la capacità di gestire gli incontri hanno impressionato anche gli osservatori internazionali presenti a Budapest.
“Ambrosio ha ancora margini di miglioramento enormi”, ha commentato un membro dello staff tecnico. “Passa dall’oro nazionale al bronzo europeo con una naturalezza che fa ben sperare. Il lavoro che sta svolgendo è quello giusto, e i risultati iniziano a vedersi anche a livello internazionale”.

Gli altri bronzi: Arico e Bonomi completano il quadro
A completare il medagliere azzurro ci hanno pensato Alexandre Arico (80kg) e Davide Bonomi (88kg), entrambi capaci di conquistare una medaglia di bronzo nelle rispettive categorie, confermando l’ottimo livello medio dell’intera delegazione italiana.
Arico, che ha condiviso la categoria con il campione Franceschini, ha mostrato carattere e determinazione, arrendendosi solo in semifinale contro un avversario di grande esperienza. Arico al campionato italiano si era già distinto conquistando due medaglie d’argento: una nella sua categoria naturale (80 kg) e una nella categoria Assoluti, sfidando avversari con un vantaggio di peso di circa 20 kg.
A completare il quadro delle medaglie azzurre, il bronzo di Davide Bonomi nella categoria 88 kg, a conferma dell’ottimo stato di salute dell’intero movimento italiano.
Bonomi, nella categoria degli 88kg, si è distinto per la potenza fisica abbinata a una tecnica in costante evoluzione.
Un movimento in crescita
Il bilancio complessivo della spedizione italiana è dunque estremamente positivo: un oro, un argento e cinque bronzi che valgono il secondo posto nel medagliere generale, alle spalle soltanto della Moldavia, nazione con una lunghissima tradizione in questa disciplina.
“Ogni anno l’Italia conquista terreno nell’Hand-to-Hand Fighting internazionale”, ha dichiarato il presidente della Federazione. “I nostri atleti sono sempre più preparati e il lavoro svolto dai tecnici sta dando i suoi frutti. Questo secondo posto nel medagliere europeo, dietro soltanto alla Moldavia che è una potenza storica della disciplina, testimonia che siamo sulla strada giusta”.
Il futuro è promettente
Con questo risultato, l‘Italia si conferma una delle nazioni emergenti più interessanti nel panorama dell’Hand-to-Hand Fighting. La crescita costante degli ultimi anni fa ben sperare per i prossimi appuntamenti internazionali, a partire dai Mondiali del prossimo anno.
“Abbiamo atleti giovani che stanno maturando rapidamente e altri più esperti che continuano a migliorare”, ha concluso il CT. “Il mix è quello giusto per puntare a risultati sempre più importanti. L’obiettivo è continuare su questa strada, lavorando sulla preparazione tecnica ma anche su quella mentale, fondamentale in uno sport come il nostro. Il secondo posto di Budapest non è un punto di arrivo, ma una tappa di un percorso che ci auguriamo possa portare l’Italia in vetta al medagliere nelle prossime competizioni internazionali”.
La strada è ancora lunga, ma l’Hand-to-Hand Fighting italiano sembra avere imboccato quella giusta, con un gruppo di atleti determinati e uno staff tecnico competente. E Budapest potrebbe essere solo l’inizio di una nuova era per questa disciplina nel nostro paese.