Un’idea particolare e inquietante sulla quale si sono esercitati grandi filosofi non venendone a capo.
Ci sono caduto un’altra volta. Eppure pensavo di poter resistere, anzi ne ero convinto.
Lei era ferma proprio lì
Mi credevo forte, impermeabile alla tentazione e soprattutto scaltro. Invece…Lei era lì, ferma e mi guardava. Mi è sembrato a un certo punto che ammiccasse. Forse mi aspettava. Sono passato veloce, non so proprio come abbia fatto a prendere il mio sguardo. È stato un attimo. Dall’occhio alla bocca. Ho avuto anche qualche difficoltà, lo ammetto. Probabilmente perché ti costringe a muovere molto le labbra e quasi ti fa sorridere. Provateci e mi direte, sembra un esercizio…
Solipsismo
Solipsismo. Forza pronunciatela, con calma mi raccomando.
Prima vi costringe a mandare un bacio, poi a sollevare le guance in un modesto sorriso, successivamente cerca di farvi zittire qualcuno e infine vi costringe ancora a mandare un bacio. Chissà a chi, forse a sé stessa.
Una bella parola
In ogni caso è una bella parola, un poco insolita con quel “ps” centrale che la rende anche esotica. È una parola che sembra fatta apposta per un uso un poco vanesio durante una cena tra amici…
Ora però diamole soddisfazione, andiamo oltre e cerchiamo di capire cosa ci vuole dire.
Una posizione latina
Si riferisce a una posizione filosofica la quale si distingue per l’affermazione che” … solo la propria mente è sicura di esistere”.
La parola ha origine latina e si compone di “solus” (solo) e “ipse” (stesso).
Contiene la convinzione che solo l’individuo che pensa è reale.
Tutto ciò che esiste fuori dalla sua mente è quindi, al minimo, incerto. Pensiero in sé assai destabilizzante, se vi fermate un attimo a riflettere!
Le radici di Platone
Il concetto ora espresso possiede radici molto antiche e nel corso della storia ha influenzato, con maggiore o minor successo, numerosi pensatori e anche qualche scuola di pensiero.
Queste radici le possiamo rintracciare nei Dialoghi di Platone e in vari scritti di Cartesio, quello degli assi y e x che ha inventato lui per rovinare la vita agli studenti.
Nel suo “Teeteto” Platone assegna a Socrate il compito di esplorare l’idea che la conoscenza è soggettiva.
René Descartes
René Descartes, filosofo che noi chiamiamo appunto Cartesio, nel XVII secolo formula per la prima volta in modo strutturato il concetto di Solipsismo.
La famosa affermazione “Cogito, ergo sum” (“Penso, dunque sono”) del nostro Cartesio, comunica al mondo dei sensienti che l’unica certezza assoluta e indubitabile è l’esistenza del pensiero stesso.
Dove abitiamo
Se una domenica davanti alla televisione o armeggiando con i “social”, adottassimo la metrica del “penso dunque sono” arriveremmo alla triste conclusione che abitiamo in un mondo popolato di persone che… non sono, non esistono ma fanno purtroppo un sacco di guai.
Torniamo a noi.
George Berkeley
Nel secolo successivo a quello di Cartesio, quindi nel XVIII, fa capolino un altro grande pensatore tale George Berkeley che dà la sua idea del solipsismo, chiamata poi “idealismo soggettivo”.
Egli sostiene che l’esistenza di oggetti materiali discende totalmente dalla percezione umana. La dimensione filosofica proposta da Berkeley introduce domande fondamentali sulla natura della realtà, domande a cui provano a rispondere anche filosofi del calibro di David Hume e Immanuel Kant.
Solipsismo, il mutante
Come avrete certo compreso il Solipsismo nel corso della storia della Filosofia ha mutato pelle più volte, in funzione dei filosofi che con esso si sono cimentati.
Per sintesi ne isoliamo i principali, che sono tre: Metafisico, Epistemologico e Metodologico. Proviamo a descriverli e, per aiutare tutti noi a far nostri i concetti proposti, lo facciamo anche attraverso degli esempi.
Metafisico
Il solipsismo metafisico è la forma più radicale.
Sostiene che solo la propria mente esiste e che il mondo esterno, quindi anche il nostro prossimo, è una mera creazione della propria mente.
Facciamo un esempio di cosa vuol dire: un giorno ci svegliamo e d’improvviso con sconcerto apprendiamo che ogni istante vissuto (i luoghi visitati, le persone incontrate e magari amate) altro non sono che un sogno, mera proiezione della mente. Terribile direte voi.
Epistemologico
Il solipsismo epistemologico, sostiene che un mondo esterno alla nostra mente potrebbe anche esistere ma, ascoltate bene, non possiamo avere la certezza della sua esistenza. Rimane quindi un dubbio esistenziale di non minima portata.
Troviamo un esempio anche per questo punto di vista: stai guardando la tua casa, ne vedi i dettagli come i colori le forme, financo i difetti.
Ed ecco il guaio e anche grosso.
Secondo questa posizione filosofica tu puoi essere certo solo delle tue percezioni della casa (…i dettagli…), ma non hai strumento alcuno che ti dia la certezza che la casa esista davvero al di fuori della tua mente.
Mi raccomando rimanete tranquilli, ho visto la vostra pupilla dilatarsi.
Metodologico
Il solipsismo metodologico.
Più che una posizione filosofica è, appunto, un metodo di ricerca.
L’approccio è quello di collocare nella tavola del dubbio ogni nostro convincimento sul mondo che ci appare esterno.
Tale metodo dovrebbe consentirci di esplorare più adeguatamente e profondamente la natura della mente e della conoscenza delle cose.
Cartesio… ancora
Maestro del metodo è quel Cartesio di cui abbiamo già parlato e che ci fornisce un esempio eccellente.
Cartesio, applicando questo metodo, mette in discussione tutto ciò che nel mondo esterno può essere messo in dubbio e alla fine trova una verità incontrovertibile: “Cogito, ergo sum.” Cartesio, quindi, in questo mare di dubbi alla fine ci regala una certezza solo apparentemente confortante. Pensiamo (alcuni) quindi esistiamo, ma dove e con chi?
Infinite riflessioni
Siete arrivati sino a qui e avete forse maturato un vostro pensiero su questa posizione filosofica.
Qualsivoglia esso sia considerate che il Solipsismo, nel suo apparente paradosso, ha stimolato una infinità di riflessioni filosofiche e scientifiche, moltissime delle quali abbandonate per non aver trovato una soluzione.
Che dire…
Il Solipsismo ha aperto uno squarcio nel pensiero umano che ancora nessuno ha saputo ricucire con punti stretti.
E voi, si voi che mi state leggendo, siete proprio sicuri di essere dove pensate di essere e che tutto questo non sia un sogno? Non lo siete, non potete.
Fonti: www.wikipedia.it; www.thecollector.com; www.lastland.org; www.sergiomauri.info;
Foto copertina: ritratto di Renè Descartes, alias Cartesio, 1596/1650. Autore Frans Hals