Si è concluso il Laboratorio Università degli Studi di Milano – Intesa Sanpaolo Protezione – Progetto del periodico www.nationaldailypress.it –
Il laboratorio dal titolo “Decidere in condizioni di incertezza: dalla teoria dell’utilità attesa all’approccio behaviorista e cognitivista” del Prof. Luciano Fasano, docente presso l’Università degli Studi di Milano Dipartimento Scienze Sociali e Politiche, realizzato in collaborazione con il periodico www.nationaldailypress.it ha avuto come relatore il dottore Marco Fossati, di Intesa Sanpaolo Protezione, Compagnia del Gruppo Intesa Sanpaolo Assicurazioni.

In queste tre lezioni gli studenti si sono confrontati con la realtà che contraddistingue il panorama italiano con i suoi punti di forza e le sue problematiche.
Mattia Micheli: Cosa ti ha interessato di più sulla parte pratica che si è svolta nell’ultimo incontro?
Pietro Vago: Mi ha colpito molto che la risposta a problemi all’apparenza molto complessi sia più semplice ti quanto ci si potrebbe aspettare. Il fatto di esserci anche impegnati a livello pratico ci ha permesso di avere una visione più completa della situazione attuale permettendoci di ragionare anche sulle possibili soluzioni.
Sostanzialmente, si tende a credere che la soluzione a problemi di notevole complessità sia quella di creare sistemi altrettanto complessi che ne assorbano tutti gli impatti negativi. Spesso, invece, la soluzione viene trovata “dividendo” il problema nelle sue componenti ed esaminando, singolarmente, le varie parti del problema: facendo così, il risultato è molto più facile da ottenere.

Mattia Micheli: Se dovessi scegliere un esempio quale sarebbe?
Pietro Vago: Il primo che mi viene in mente è come risolvere il problema della sostenibilità del sistema pensionistico italiano. La soluzione trovata da noi alunni è stata spingere di più anche in direzione di soluzioni pensionistiche private. Ciò permetterebbe di alleggerire, col tempo, la pressione sul sistema pensionistico pubblico permettendone la sua sostenibilità anche nel lungo periodo.
Naturalmente si tratta soltanto di una delle varie soluzioni possibili, basata sull’idea di un intervento congiunto durante varie fasi. Le idee sono state abbastanza differenti, spesso variate dalla concezione sociale, culturale e politica di ognuno dei partecipanti, riscuotendo successi differenti in varie parti.

Mattia Micheli: Quale metodo avete usato per giungere a questa conclusione?
Pietro Vago: Noi studenti ci siamo divisi in quattro gruppi di lavoro con il compito di ragionare su possibili soluzioni a due problemi che contraddistinguono lo scenario italiano. I due argomenti erano il sistema pensionistico e la regolamentazione dell’uso dei veicoli non a motore. Dopodiché tutti i gruppi hanno esposto le soluzioni trovate iniziando poi a discuterne insieme con l’aiuto del Dottor Fossati.

Pietro Vago: Tra i tre incontri a cui abbiamo partecipato qual è quello che ti ha entusiasmato maggiormente?
Mattia Micheli: Il terzo ovviamente perché è quello in cui noi studenti ci siamo messi in gioco a livello pratico ragionando su problemi reali. È stato l’incontro in cui ci siamo messi in gioco in prima persona utilizzando le conoscenze acquisite nei precedenti due incontri.
Si tratta, per certi versi, della conclusione di un processo che ha previsto, sin da subito, l’acquisizione di competenze varie e ha condotto alla costruzione di “architetture di conoscenze e competenze”.
Pietro Vago: Cosa ti porti a casa da questi incontri?
Mattia Micheli: Una maggiore consapevolezza sul funzionamento del mondo assicurativo italiano. Dopo questi tre incontri possiedo un maggiore comprensione di come muoversi all’interno di questo mondo capendone i pericoli e i vantaggi che esso offre.
Queste conoscenze acquisite durante il laboratorio mi permetteranno di essere più preparato per le sfide che mi attenderanno in futuro visto che comunque vada dovremo sempre avere a che fare con le assicurazioni e il mondo che gli ruota intorno.
Si tratta, spesso, di un mondo che, dall’estero, è percepito come abbastanza complesso da comprendere ma che risponde ad alcune logiche basilari di “gestione del rischio”. Comprendere queste ultime è essenziale

In buona sostanza riteniamo che in questi laboratori si sono concretizzati gli obiettivi universitari formativi del Progetto NDP – Università degli Studi di Milano – Intesa Sanpaolo Assicura in collaborazione con l’Osservatorio EFiD (Osservatorio Economico Finanziario e Digitale dell’Istituto Formazione Internazionale (IFI) APS ETS