Perché Rugby si scrive maiuscolo? Perché è il nome di una città inglese, con oltre 70.000 abitanti e situato nella contea di Warwickshire. E’ il luogo in cui nacque ufficialmente lo sport ovale.
Rugby è la città dove studiava quel prodigio di William Web Ellis, il giovane studente a cui si attribuisce la paternità dello sport ovale. Era il 1823 e durante una partita di calcio, nell’aristocratico college della città, il sedicenne Ellis fece un gesto rivoluzionario: afferrò la palla e iniziò a corre. Correva correva a perdifiato dritto in avanti con la palla in mano. La leggenda calcistica ha la sua versione: era un ragazzo non particolarmente dotato nel gioco del calcio. La leggenda rugbista sostiene altro: era un predestinato. Un genio.
Dopo quel gesto tutto cambiò e la parabola oggi è inarrestabile. Nel 1871 nasce il primo regolamento scritto del gioco, il pallone diventa ufficialmente ovale e viene fondata la Rugby Football Union:”il Calcio alla Rugby con le mani”. Oggi è un fenomeno mondiale con circa dieci milioni di appassionati (in crescita) e con una Federazione internazionale: World Rugby. Oggi il Rugby è uno sport con una propria cultura, una propria storia, con tradizioni e leggende. Il Rugby non è lo sport della finzione, dell’ipocrisia o della menzogna. Non è lo sport in cui puoi “far finta” o puoi “far credere”. Il Rugby non è lo sport della simulazione. In altri sport la simulazione è apprezzata, è metodo studiato, applicato ed ormai è divenuta anche una prassi comportamentale consolidata.
Nel Rugby la simulazione è motivo di disprezzo. Il Rugby è uno sport di squadra, di affiatamento naturale, di fatica reciproca e di aiuto costante, per formazione e composizione strutturale. Il Rugby è uno sport duro, crudo, reale, genuino…per definizione. È uno sport di rispetto, coraggio e generosità… per eccellenza. Questo è il Rugby come lo intende Certa Gente del Rugby, e quando lo interpreti così allora sei arrivato. Capisci tutto. Il Rugby diventa il tutto e un nuovo modo di stare al mondo.