Queste le tre fasi salienti della gara dell’Italia contro l’Albania
Sì, perché nei primi 45 minuti di gioco la nostra nazionale ha provato e ci ha fatto provare diverse emozioni.
Dallo shock iniziale appena venti secondi dall’inizio della gara, sull’errore del difensore Di Marco regalando agli avversari il gol più veloce segnato in un Europeo. Gol che stava per compromettere l’intero torneo. Al pareggio dopo dieci minuti di Alessandro Bastoni che con un’incornata da calcio d’angolo rimette la situazione in pari. Per il sorpasso azzurro da parte del centrocampista Nicolò Barella bisogna attendere il sedicesimo minuto di gioco che con un tiro al volo, specialità della casa, insacca il pallone alle spalle del portiere albanese, ex Lazio, Thomas Strakosha.
Vincere con rimonta in un esordio, indica che la squadra è presente, che la squadra ha imparato a soffrire, combattere e vincere. L’Italia sul piano di gioco è stata superiore agli sfidanti: avendo sempre la situazione in mano, così come chiede il CT, ha creato tanto ma, poco cinica nel mettere la parola fine sul 2-1, rischiando così la beffa nel finale. Un superlativo Gigio Donnarumma evita il pareggio.
Tre punti importanti per gli italiani che in primis danno tanta fiducia al gruppo. Vittoria che ci proietta in seconda posizione in classifica dietro la Spagna e ci apre la vista sugli ottavi di finale.
La Spagna gioca, la Croazia non c’è
Va molto meglio alla Spagna che contro la Croazia trova una vittoria schiacciante che permette alla squadra di De La Fuente di portarsi al primo posto in classifica con zero goal subiti. Le furie rosse di certo non si aspettavano un inizio così prorompente, o meglio non si immaginavano di non trovare nessuno dall’altra metà del campo, infatti, la non pervenuta Croazia ha reso la vita facile agli spagnoli. Tutto da rifare per i croati che ad oggi si trovano con un piede fuori dall’Europeo 2024.