Chi guida i cardinali durante il Conclave? Scopri il ruolo del Decano, le sue responsabilità, il peso della tradizione e gli episodi storici più significativi.
Dentro il Conclave, tra silenzi solenni e votazioni segrete, si muove una figura che non si vede quasi mai ma che c’è sempre: il Decano del Collegio cardinalizio. Spesso chiamato “il regista silenzioso” del Conclave. È lui che garantisce che tutto proceda secondo le ferree regole, il ritmo e il decoro richiesto da un evento così raro e sacro.
Scopriamo dunque chi è davvero il Decano e quale potere ha in una delle fasi più delicate della vita della Chiesa.
Chi è il Decano del Collegio cardinalizio?
Il Decano è il cardinale più anziano per ordine e grado tra quelli che appartengono all’ordine dei cardinali vescovi (non necessariamente il più anziano d’età). È eletto dagli stessi cardinali vescovi e la sua nomina deve essere confermata dal Papa.
Mentre vi scrivo il Decano è il cardinale Giovanni Battista Re, già prefetto della Congregazione per i Vescovi. Ma non sempre il Decano partecipa al Conclave: se ha superato gli 80 anni, come in questo caso, pur mantenendo il titolo, non ha diritto di voto. In quel caso, la guida effettiva passa al cardinale con diritto di voto più anziano tra i presenti, detto “cardinale anziano per anzianità di creazione”.
Il Decano deve convocare il Conclave per eleggere un nuovo Papa quando il precedente muore o rinuncia al proprio ufficio.
Il Decano durante il Conclave
Nel corso del Conclave, il Decano svolge una funzione chiave soprattutto in due momenti:
- All’inizio del Conclave, se non è presente il Papa regnante (caso classico in sede vacante), è il Decano a presiedere la Messa “Pro eligendo Pontifice”, quella che precede la chiusura della Sistina.
- Durante le votazioni, guida l’organizzazione delle procedure, ricorda ai cardinali le norme e, se necessario, richiama al rispetto della segretezza e del discernimento. Non ha potere di veto, ma la sua autorevolezza morale è spesso determinante.
Se viene eletto Papa un cardinale diverso dal Decano, è quest’ultimo a rivolgergli per primo la storica domanda:
“Accetti la tua elezione a Sommo Pontefice?”
E poi:
“Con quale nome vuoi essere chiamato?”
È il momento più intimo e solenne, in cui la storia della Chiesa può cambiare direzione in pochi secondi.
Un’autorità discreta, ma essenziale
Il Decano non è un candidato al papato per definizione. Anzi, raramente lo è: la sua età avanzata lo pone più come garante che come protagonista. Eppure, nei momenti di stallo o tensione, la sua figura diventa essenziale. È colui che può proporre una pausa di riflessione, mediare tra gruppi interni, ricordare a tutti l’importanza del momento.
Durante il Conclave del 2005, ad esempio, il cardinale Joseph Ratzinger, allora Decano, celebrò la Messa “Pro eligendo Pontefice” con un’omelia che fece epoca. Parlando del “relativismo che diventa una dittatura”, toccò il cuore di molti cardinali. Due giorni dopo, fu eletto Papa con il nome di Benedetto XVI.
Aneddoto storico: la fermezza del cardinale Decano nel 1846
Nel Conclave del 1846, che portò all’elezione di Pio IX, i cardinali si trovarono divisi tra una linea riformista e una conservatrice. Cosa che potrebbe accadere anche oggi. Durante uno scrutinio particolarmente teso, si racconta che alcuni voti furono contestati con toni concitati. Fu il Decano, il cardinale Luigi Lambruschini, a ristabilire l’ordine. Si alzò in piedi, batté il pastorale a terra e dichiarò:
“Non siamo qui per contrattare come mercanti, ma per obbedire allo Spirito Santo!”
Un monito che riportò silenzio e compostezza, ricordando a tutti la sacralità del momento.
Conclusione: un timoniere che non comanda
Il Decano del Collegio cardinalizio non è un capo nel senso politico del termine. È un custode: delle norme, della liturgia, dello spirito del Conclave. In un evento dove ogni parola pesa e ogni gesto è scrutato, la sua discrezione è potere.
Nel grande teatro del Conclave, dove ogni cardinale è attore e spettatore della storia, il Decano è il regista invisibile che garantisce che lo spettacolo più antico del mondo si svolga secondo copione o, meglio ancora, secondo lo Spirito Santo!