A Roma, al teatro Vascello, dal 20 dicembre al 22 gennaio è di scena Hybris ed è un successo di pubblico, di giovani. Lo spettacolo contemporaneo, costruito grazie all’habitat creativo di Flavia Mastrella e al testo di Antonio Rezza, Leoni d’oro alla carriera nel 2018, aveva debuttato allo Spoleto Festival dei Due mondi lo scorso luglio ed ora conquista la Capitale. Antonio Rezza come interprete, si muove come un formidabile “guitto” inafferrabile nello spazio scenico, aprendo e chiudendo, a volte sbattendo, una porta mobile e scorrevole, con cui anima il suo puzzle di storie: tutte quelle dei personaggi che bussano alla porta, che, poi, come un antico coro, si ricompongono ai lati della scena, in gruppi familiari. Inadeguati al dialogo, disorientati e scombussolati dal ritmo mosso, a volte molto mosso dei loro nomi ripetuti a raffica, con dialoghi inafferrabili, ma comprensibilissimi. Le famiglie la sera si barricano in casa e chiudono fuori tutta l’umanità.
I linguaggi di questo teatro d’avanguardia usano codici sonori e movimenti sincopati come nevrotiche sono le vite ed i pensieri di tutti, in fondo. Il pubblico viene risucchiato dal flusso circolare e roteante del palco, che Rezza sa generare con il suo corpo caleidoscopico, nudo o coloratissimo e le sonorità del testo. Il pubblico reagisce forte: ride ed applaude. Così facendo, si ritrova aspirato nel vortice del can can, tanto che potrebbe perfino entrare in scena, grazie alla forza centrifuga che si costruisce. Un teatro, dunque, che non crea distanza, ma aggiunge al palco anche la platea. Antonio Rezza, inventore ed attore si tramuta così, di fatto, in un domatore di leoni e circense verrebbe proprio da dire. Giocoso, sarcastico, cinico, percuote con le parole, umilia, allontana ed avvicina, fa entrare e lascia fuori, ma qual è il dentro ed il fuori? Con lui, in scena, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli, Miriam Fricano e Maria Grazia Sughi. Il 31 dicembre, inoltre, è in programma la replica con asta al buio, come ormai è tradizione al teatro Vascello di Monteverde. Non solo, ma il duo Mastrella-Rezza sarà presente anche a Trastevere, al cinema Troisi, con i film il Cristo in gola di Antonio Rezza (ultima proiezione il 9 gennaio) e La Legge di Flavia Mastrella (il 16 ed il 31 gennaio), entrambi autoprodotti. Anche qui lo spazio Troisi (il progetto finalmente realizzato dei ragazzi del Cinema America) ha richiamato in sala giovani da tutta la Capitale con filmografie selezionate. Tutto questo ed il pienone che c’ è ci inducono un commento semplice, ma onesto: non sarà che i giovani, ancor più dei loro genitori o docenti, sappiano riconoscere ed apprezzare l’arte scenica o cinematografica fuori canone commerciale e non ce ne eravamo ancora accorti? Questa è una buona notizia.