12 febbraio 1554, Lady Jane Grey viene decapitata per tradimento. In quanto figlia di lady Frances Brandon, a sua volta figlia di Maria Tudor, era pronipote di Enrico VIII e quarta nella linea di successione al trono inglese. Jane fu coinvolta nelle trame di potere del marito Guilford Dudley e di Thomas Seymour che, attraverso di lei, speravano di aumentare il loro potere e prestigio a corte. Jane fu regina per soli 9 giorni, succedendo a Edoardo VI (figlio di Enrico VIII), che l’aveva designata nel suo testamento quale futura sovrana. Quando i genitori e il marito le comunicarono la notizia la giovane rifiutò, affermando che la legittima erede al trono era Maria, figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona. Il fratello del marito Jhon Dudley la convinse ad accettare per mantenere la fede anglicana che, con Maria, sarebbe stata sostituita da quella cattolica. Di fronte a questi argomenti, Jane accettò, ma dopo soli 9 giorni, Maria, appoggiata dal re di Spagna e in parte anche dal popolo, la depose e la fece incarcerare nella Torre di Londra con il marito e, dopo otto mesi di detenzione, furono decapitati.
13 febbraio 1866, Jesse Woodson James (1847 – 1882) rapina la sua prima banca. Jesse, pistolero e bandito, combatté con i confederati, compiendo numerose rapine a danno di treni e convogli unionisti. Le sue imprese si estesero ben presto a Missouri, Kentucky, Iowa, Texas, Mississippi e Minnesota con la complicità , tra gli altri, del fratello Frank, di Jim e Robert Jounger e di William Anderson, divenendo sino alla morte, avvenuta nel 1882 per mano di un membro della sua stessa banda, Robert Ford, l’icona della rabbia e del rancore del Sud sconfitto.
14 febbraio 1803, inizia la rivolta nazionale del popolo serbo per ottenere l’indipendenza dal dominio ottomano, durata 9 anni (dal 1803 al 1812) e soffocata dalle truppe turche nel 1813. A questa fece seguito una seconda rivolta che, nel 1815, portò alla nascita del principato di Serbia.
15 febbraio 1645, il governo inglese istituisce il New Model Army, varato secondo i desideri di Oliver Cromwell, succeduto a re Carlo I Stuart al governo del paese. Molto articolata la composizione dei reparti, composti da 22000 uomini divisi in 11 reggimenti di cavalleria di 600 uomini ciascuno, 12 reggimenti di fanteria ognuno di 1200 soldati per un terzo picchieri e due terzi moschettieri. Ogni reggimento era a sua volta formato da 10 compagnie, un reggimento di dragoni di 1000 uomini e di alcune compagnie autonome di fucilieri scelti per la protezione di retrovie e rifornimenti oltre ad un reparto di artiglieria da campagna.
16 febbraio 1106, apparenel cielo della Gran Bretagna la cometa X-1106 C1, visibile anche in molte altre località dell’Europa e del mondo (Giappone, Corea e Cina) da inizio febbraio a metà marzo. La cometa si divise poi in due parti e potrebbe avere così formato la grande cometa del 1882, chiamata Soho–620.
17 febbraio 1653, nasce a Fusignano nel Lazio il grande compositore Arcangelo Corelli formatosi alle scuole musicali di Bologna e Roma, dove poi sviluppò gran parte della sua carriera, grazie anche alla protezione di grandi mecenati aristocratici ed ecclesiastici, come il cardinale Benedetto Pamphili. Sebbene la sua produzione si limiti a solo sei raccolte pubblicate – cinque delle quali di sonate in trio o solo e una di concerti grossi – Corelli ottenne una larga e meritata fama e grande successo in tutta Europa, cristallizzando inoltre modelli di ampia influenza anche sulle generazioni di musicisti successivi.
18 febbraio 1248, vittoria dei Guelfi contro l’imperatore Federico II di Svevia nella battaglia di Parma. La città fu finalmente liberata dall’assedio a cui era stata sottoposta dal luglio 1247, mentre l’imperatore, che vide il suo accampamento distrutto e saccheggiato dalle truppe nemiche, dovette ridimensionare notevolmente i suoi progetti di annessione dell’intera penisola al Regno di Sicilia. Molte furono, infatti, le ripercussioni anche in altre aree della penisola: in primis Federico non riuscì più ad imporsi contro la Lega Lombarda che anzi recuperò gran parte dei territori persi in precedenza; il Marchesato del Monferrato rafforzò la sua ostilità nei confronti dell’Imperatore, così come avvenne per la Repubblica di Genova; Ezzelino III, pur rimanendo fedele al partito ghibellino, scacciò il governatore imperiale da Monselice; l’Emilia passò interamente alla causa guelfa, mentre in Toscana scoppiavano moti di ribellione anti svevi.