Nel fitto groviglio dei moderni mezzi di comunicazione, la televisione si erge come un pilastro incontrastato, tracciando un profondo solco nell’opinione pubblica e nella società stessa.
La Giornata Mondiale della Televisione, commemorando la prima Assemblea Generale dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni nel 1956, è l’occasione per meditare sull’incidenza e l’essenza di questo strumento nel nostro mondo contemporaneo.
La televisione, da decenni, non solo informa, intrattiene e offre cultura, ma riveste il ruolo di attore principale nell’influenzare le dinamiche politiche, plasmare la storia e modellare le pieghe più nascoste della società. Attraverso questo medium, le idee viaggiano veloci, la cultura si diffonde e l’opinione pubblica si plasma con potente impatto.
Nonostante l’emergere di nuovi canali di comunicazione, come Internet e i social media, la televisione persiste ad essere uno dei veicoli di comunicazione più influenti a livello globale. La sua capacità di raggiungere un pubblico vasto e diversificato, tramite una gamma di programmi che spaziano dalla cronaca all’arte, continua a renderla un ponte tra mondi diversi.
Tuttavia, nell’attuale epoca digitale, assistiamo a un’involuzione dei telegiornali, spesso deviati dalla loro funzione informativa primaria, trasformandosi in strumenti di manipolazione dell’opinione pubblica o veicolanti contenuti sensazionalistici, svuotati di approfondimento e veridicità.
Il suo valore intrattenitivo e culturale non è immune da critiche: spesso i programmi televisivi propongono una realtà idealizzata, offrendo soluzioni semplicistiche ai problemi o enfatizzando esclusivamente il lato positivo delle situazioni, lasciando spazio a una visione distorta del reale.
Le pubblicità, con la loro presenza invasiva, spingono all’iperconsumismo, suggerendo acquisti spesso superflui e promuovendo un modello di vita basato su messaggi persuasivi e distanti dalla realtà. Nonostante queste problematiche, la televisione continua a rappresentare un prezioso strumento di apprendimento e riflessione, specialmente per le nuove generazioni, offrendo un panorama variegato di contenuti che stimolano il pensiero critico e favoriscono la formazione di un’opinione informata sui temi globali e sociali. Ma come utilizzare questo mezzo senza soccombere ai suoi potenziali effetti negativi? L’educazione al discernimento e la promozione di valori autentici quali famiglia, amicizia e verità sono le chiavi per una fruizione consapevole della televisione.
Incoraggiare una visione critica e riflessiva, soprattutto tra i giovani, è essenziale per coglierne i pregi e sfuggire ai suoi difetti. In conclusione, la televisione, in quanto veicolo di comunicazione audiovisiva, rimane un’importante forza motrice nella società odierna. La sua influenza, sebbene complessa e articolata, può essere indirizzata verso un uso responsabile e cosciente, spronando il pubblico a discernere tra il buono e il cattivo, tra il vero e l’artificioso, per accoglierne i benefici senza soccombere alle sue insidie.