Nel quadro della riforma della scuola prevista per l’anno scolastico 2024-2025, si introducono significative novità riguardanti gli istituti tecnici e professionali, nonché l’implementazione di un nuovo liceo denominato “Made in Italy”.
Analizziamo le principali modifiche e i cambiamenti attesi:
Gli Istituti Tecnici e Professionali:
Flessibilità nel percorso di studi: Gli istituti tecnici e professionali saranno caratterizzati da una maggiore flessibilità nei percorsi di studio. Gli studenti potranno personalizzare il proprio percorso in base alle proprie inclinazioni e aspirazioni professionali.
A tal proposito la VII Commissione del Senato introduce un modello formativo di 4 anni seguiti da 2 anni di specializzazione nei cosiddetti Istituti Tecnici Superiori.
Coloro che desiderano specializzarsi in specifici settori, come la meccanica o l’elettronica, potranno farlo già dopo 4 anni di studi. Ciò si traduce in studenti che, intorno ai 20 anni, completeranno un percorso di formazione altamente professionale, pronti a soddisfare le esigenze delle aziende.
I dati relativi agli Istituti Tecnici Superiori confermano che costituiscono la scelta migliore per coloro che intendono inserirsi nel mondo del lavoro senza frequentare l’università, con un tasso di occupazione che supera il 90%.
Aggiornamento dei programmi: I programmi di studio saranno rivisti per essere allineati alle esigenze attuali del mercato del lavoro, con un’attenzione particolare alle competenze digitali e alle tecnologie emergenti.
Per quanto riguarda i dettagli della riforma degli ITS, le principali novità riguardano:
- Potenziamento dell’insegnamento di matematica e italiano: Si punta a rafforzare l’apprendimento di queste materie fondamentali per garantire una solida base di conoscenze.
- Ampio spazio ai Pcto: I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) avranno un ruolo più prominente, consentendo agli studenti di acquisire competenze pratiche e orientarsi meglio nel mondo del lavoro.
Orientamento pratico:
Si metterà un’enfasi maggiore sull’aspetto pratico degli insegnamenti, cercando di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro già durante il percorso scolastico. Stage, tirocini e progetti con le aziende diventeranno parte integrante del programma.
Pertanto la Riforma prevede la possibilità di portare in classe insegnanti con esperienza diretta nel mondo del lavoro, consentendo la creazione di percorsi di istruzione personalizzati e flessibili per gli studenti.
Il Nuovo Liceo “Made in Italy”:
Focus sull’eccellenza italiana: Il liceo “Made in Italy” avrà l’obiettivo di valorizzare e approfondire gli elementi distintivi della cultura, della storia e delle eccellenze italiane. Sarà un percorso che promuoverà la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio artistico, culturale e tecnologico del Paese.
Internazionalizzazione: Nonostante l’accento sull’identità italiana, il nuovo liceo punterà anche sull’apertura internazionale. Ciò potrebbe includere programmi di scambio con istituti all’estero, corsi in lingua straniera e la promozione di progetti che favoriscano la collaborazione globale.
Connessione con l’industria: Per favorire una formazione più pratica e orientata al futuro, il liceo “Made in Italy” potrebbe stabilire partnership con le industrie italiane, offrendo agli studenti opportunità di stage e progetti collaborativi con le imprese.
Innovazione e creatività: Si prevede un forte focus sull’innovazione e sulla creatività, incoraggiando gli studenti a sviluppare competenze che rispondano alle sfide moderne, come la sostenibilità, la digitalizzazione e l’imprenditorialità.
In particolare, il piano di studi prevede un ampio spazio dedicato a tematiche giuridiche ed economiche, con la programmazione di 99 ore annue per il diritto e altrettante per l’economia politica. Sarà altresì data rilevanza alle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, inclusa l’informatica) e alle materie umanistiche (italiano, storia, filosofia e storia dell’arte). La componente linguistica includerà lo studio di due lingue straniere.
In sintesi, la riforma della scuola per l’anno 2024-2025 mira a rendere gli istituti tecnici e professionali più adattabili alle esigenze del mercato del lavoro attuale, mentre il nuovo liceo “Made in Italy” punta a promuovere un’educazione incentrata sull’eccellenza italiana, l’apertura internazionale e l’innovazione.