L’Atalanta entra indiscutibilmente nella storia del calcio ha vinto l’Europa League. Alla sua prima storica finale di una competizione europea, l’Atalanta non si è fatta attendere e alzato nel cielo irlandese la sua prima coppa europea. L’allenatore Gasperini e i suoi ragazzi ce l’hanno fatta, dopo tanti anni di duro lavoro e continua ricerca all’innovazione possono finalmente raccogliere i frutti.
La splendida tripletta messa a segno dal giocatore nigeriano Ademola Lookman spedisce sé stesso nell’Olimpo, sono pochi i giocatori che hanno segnato una tripletta in una finale UEFA. Porta l’Atalanta alla conquista del trofeo e interrompe bruscamente la striscia positiva di 51 partite del Bayern Leverkusen di Xabi Alonso.
Nostalgia di casa
Il trofeo dell’Europa League torna per la seconda volta in Italia, il primo a vincere questo ambizioso trofeo fu il Parma nel 1999, quando ancora si chiamava Coppa Uefa. La coppa è stata ideata e realizzata in un laboratorio milanese, è composta da un calice d’argento e un piedistallo di marmo e solo alla fine decorato con dei calciatori che si contendono il pallone, questa meraviglia ha all’incirca un peso di 15 kg.
Società modello
Gasperini e la società hanno dimostrato che se si posseggono delle buone idee di calcio, le giuste competenze, il sodo lavoro e un buon gruppo prima di amici e poi di calciatori si possono raggiungere vette inimmaginabili, proprio come ha fatto l’Atalanta nella serata del 22 maggio. Quello della Dea di Gasperini e un percorso lungo iniziato otto anni fa, tra prime volte e successi. Noi ci auguriamo che egli possa continuare a regalarci notti così a noi e alla città di Bergamo.