5 febbraio 1885, le truppe italiane occupano Massaua in Eritrea con il beneplacito inglese, mentre del tutto contrarie erano Francia, per la quale l’occupazione italiana della zona ostacolava, almeno in parte, le proprie mire africane, Egitto e Turchia. La guarnigione egiziana di stanza a Massaua, tuttavia, non oppose resistenza e, una volta disarmata, venne rimpatriata. Al primo, esiguo, contingente seguirono due ulteriori spedizioni: il 12 febbraio arrivarono 920 soldati e 40 ufficiali e, nel giro di tre anni, gli italiani assunsero il controllo di tutta la costa tra Massaua, che divenne la capitale della colonia Eritrea, e Assab. Il 14 agosto 1921 si registrò un violento terremoto che distrusse gran parte delle abitazioni e dei fabbricati, ma tra il 1923 e il 1928, sotto il governo di Jacopo Gasparini (importante figura di diplomatico di quegli anni) la città fu ricostruita, divenendo un importante centro per la commercializzazione dei prodotti e dalle materie prime provenienti da tutta l’Etiopia, posizione rafforzata con l’istituzione nel 1925 del porto franco. Sotto la dominazione italiana si avviò, con buoni risultati, la bonifica di 15000 ettari di terreno della piana di Tenessei, a ridosso del fiume Gash, per la produzione di caffè, cotone e china. Inoltre, furono la stazione ferroviaria e la chiesa con una missione cattolica, ma questi progetti subirono una brusca battuta d’arresto con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940, con la conseguente occupazione della colonia italiana da parte di truppe anglofrancesi nel 1941.
6 febbraio 1952, Elisabetta II Windsor sale al trono dopo la morte del padre Giorgio VI. Recentemente scomparsa, il suo regno, durato 70 anni e 214 giorni, è stato il più lungo della storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il record della trisavola Vittoria ed il secondo più duraturo nella storia tra quelli accertati, seguendo solo il regno di Luigi XIX. Una grande sovrana, che ha lasciato dietro sé un ricordo destinato a durare a lungo.
7 febbraio 1497, il frate domenicano Gerolamo Savonarola, reggente di Firenze, ordina il cosiddetto Falò delle vanità: in seguito alla cacciata dei Medici, i seguaci del frate domenicano sequestrarono e bruciarono pubblicamente migliaia di oggetti durante il martedì grasso. L’obiettivo di questa furia distruttiva era l’eliminazione di qualunque oggetto potenzialmente peccaminoso, oppure indecente, includendo nel concetto oggetti come specchi, cosmetici, vestiti lussuosi e, addirittura, strumenti musicali. Altri obiettivi furono libri ritenuti immorali, manoscritti licenziosi e manoscritti contenenti canzoni secolari o profane e vari dipinti.
8 febbraio 1865, l’abate Gregor Mendel formula le sue teorie sull’ereditarietà.Il fondamentale contributo di Mendel fu di tipo metodologico; egli applicò per la prima volta matematica e statistica allo studio dell’ereditarietà biologica. Il concetto innovativo da lui introdotto affermava che, alla base dell’ereditarietà, vi fossero caratteristiche peculiari dei genitori che si trasmettevano ai figli, al contrario di quanto sostenuto all’epoca. Non si può ancora parlare di genetica, ma, 35 anni dopo, l’olandese Hugo De Vries e il tedesco Carl Correns, dopo essere giunti alle medesime conclusioni del monaco slesiano, si accorsero della sua opera innovativa e gliene riconobbero il merito, così nel 1900 l’opera di Mendel ebbe il ruolo che le spettava nella storia della scienza.
9 febbraio 1941, bombardamento navale di Genova ad opera della Royal Navy inglese, il secondo ed ultimo attacco via mare che subì la città ligure, dopo il primo avvenuto il 14 giugno 1940, i successivi pesanti attacchi, che durarono sino alla fine della guerra, furono esclusivamente aerei. Anche se l’obbiettivo principale era Genova, l’operazione inglese si rivelò molto più ampia e riguardò anche operazioni minori contro Pisa, Livorno e La Spezia. Gli inglesi attribuirono il successo della loro operazione alla cura meticolosa con cui era stata preparata, ma è indubbio che furono favoriti dalla buona visibilità del giorno dell’attacco. Le vittime civili furono 144, 255 gli edifici distrutti o lesionati e un proiettile navale, ancora visibile all’interno dell’edificio, colpì la cattedrale genovese, fortunatamente senza esplodere. A prescindere dall’entità dei risultati militari, il bombardamento influì non poco sul morale dei genovesi, oltre a contrariare il generalissimo spagnolo Franco che, tre giorni dopo, si incontrò con Mussolini a Bordighera. Franco fu cortesissimo, ma irremovibile nel suo veto di far entrare la Spagna in guerra e questo portò al definitivo annullamento di una operazione militare tedesca che si prefiggeva di occupare Gibilterra.
10 febbraio 1355, a Oxford, in Inghilterra, una rissa da osteria fornisce il pretesto per una cruenta serie di tumulti studenteschi, nota come la Rivolta di Santa Scolastica, che vide opporsi gli abitanti a studenti ed accademici dell’Università. La rivolta che contò una novantina di vittime (63 studenti e 30 residenti) si risolse in favore dell’Università, con il rafforzamento dei suoi privilegi e poteri.
11 febbraio 1840. La figlia del reggimento, opera di Gaetano Donizetti, viene rappresentata per la prima volta a Parigi. Si tratta di una opèra comique in 2 atti, una delle tante opere francesi del compositore composte a Parigi durante il suo periodo parigino. L’opera fu composta da Donizetti su libretto di Callisto Bassi con la direzione di Eugenio Cavallini e ottenne un notevole successo, nonostante l’ostilità con cui fu accolta da alcuni compositori francesi, tra cui Berlioz.