Sono trascorsi trent’anni dalla battaglia nota come “Battaglia del pastificio” o “Checkpoint pasta”. Il tragico evento per l’Italia accadde il 2 luglio 1993, quando il Comando militare italiano era presente in Somalia nell’ambito dell’Operazione IBIS II in risposta alla richiesta già avanzata dall’ONU per fronteggiare la violenta situazione nel Paese del Corno d’Africa. I primi reparti italiani iniziarono a recarsi in Somalia a partire dai primi di dicembre 1992. Quando la missione di concluse il 21 marzo 1994 il contingente italiano aveva operato in settore di responsabilità profondo oltre 350 km e nel pieno rispetto del mandato della Nazioni Unite. Durante la missione persero la vita undici militari, una infermiera volontaria della Croce Rossa e due giornalisti RAI. Nella battaglia del pastificio tre soldarti italiani non ritornarono vivi in Italia: il Sottotenente Andrea Millevoi, il Sergente Maggiore Stefano Paolicchi e il Caporale Pasquale Baccaro e altri 32 soldati rimasero feriti. Uno di loro, il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, perse l’uso delle gambe ma in questi anni non ha mai fatto venire meno il suo impegno per mantenere vivo il ricordo di quello che è successo e dei suoi commilitoni.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito il doloroso episodio: “Una pagina di grande significato per il Paese” rivolgendo “Un deferente pensiero alla memoria dei tre soldati italiani che persero la vita in terra somala, per contribuire a ripristinare la pace in un Paese stremato da anni di guerra civile, di carestia e di pestilenze”.
Quella del “Checkpoint pasta” è considerata la prima battaglia nella quale è stato impegnato l’esercito italiano dopo la Seconda Guerra Mondiale. I militari italiani partecipavano ad un’operazione di ricerca di armi nascoste da miliziani. Soldati di leva operavano al fianco delle nostre forze speciali in un ambiente eterogeneo e sfavorevole, “Affrontando un soverchiante avversario con grande coraggio, meritando la concessione di quattro Medaglie d’Oro al Valor Militare per meriti individuali”. Gli atti di eroismo si susseguirono nel totale, “Alto senso dell’onore militare e del dovere, segnando una pagina di grande significato per il nostro Paese e l’intera Comunità internazionale (…). Con questi sentimenti, il Paese si stringe oggi ai familiari dei caduti e dei feriti con riconoscenza”.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ricordando la tragica battaglia ha onorato la memoria dei caduti e: “Si stringe con affetto ai loro famigliari e ai loro cari”. Ribadisce il ringraziamento, “Per tutti i militari che servono la Patria e le Istituzioni e tengono alto il Tricolore nel mondo, mettendo anche a rischio la propria vita nell’assolvimento del dovere e per contribuire a portare pace, sicurezza e stabilità negli scenari più complessi”.
Somalia 2 luglio 1993: Check Point Pasta – La Storia Siamo Noi. Rai Edu: https://www.youtube.com/watch?v=AGlDvzBkolA
Fonte: Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, ANSA,