La colonna del diavolo, e Milano non basta guardarla. Per scoprire i segreti di Milano bisogna osservarla attentamente e con occhi indagatori. Chi lo direbbe. Eppure…Anche Milano. Sì, proprio Milano, la città del business, del glamour e del fashion sfavillante e iconico. Ma che cosa direbbe, e poi chi? Parliamo di misteri e di storie oscure…Chiaro! La conoscete quella della colonna del diavolo? Ve la racconto. Certo conoscete la basilica di Sant’Ambrogio, splendido esempio di romanico. Ecco, alla sinistra della basilica c’è la colonna del diavolo. È anche conosciuta come “Colonna di Sant’Ambrogio” o “Colonna di San Satiro“. Costruita in marmo cipollino con capitello corinzio è collocata, come abbiamo detto, nei pressi della Basilica di Sant’Ambrogio, uno dei luoghi più cari e sacri ai veri milanesi.
La storia dell’arte la colloca nel IV secolo d.C., ma è la sua storia misteriosa ad attirare la nostra attenzione e quella di molti altri. Le voci che si rincorrono vogliono che la nostra colonna sia stata scolpita dal Diavolo in persona (in persona?!). Pare che Sant’Ambrogio, in allora potente e venerato vescovo di Milano, desiderasse ornare la basilica con una colonna di marmo. Sarà stata forse colpa dell’’inflazione e della congiuntura sfavorevole ma il vescovo aveva problemi economici e i soldi per ordinare la colonna a scultore di fama non si trovavano.
Il diavolo, si sa, è parecchio astuto e imprevedibile. Si travestì da mercante di gioielli e argenti e si presentò da Sant’Ambroeus. Mellifluo si offri come sponsor: “caro Ambrogio, nessun problema. I denari necessari per la bella colonna te li do io, in cambio poca cosa ti chiedo. Solo e soltanto una piccola anima senza valore di un tuo concittadino milanese”. Sant’Ambrogio esitò un istante ma poi accettò, convinto in cuor suo che il mercante mai e poi mai avrebbe avuto l’anima di un milanese onesto.L’abbiamo già detto e lo ripetiamo perché giova ancora anche a noi tutti. Il diavolo è astuto, subdolo e molto intelligente (basta leggere i giornali…).
Cosa fece?
Prese l’anima di un ladro milanese, non che fosse difficile trovarne come ora. Poi andò da Ambrogio e gli presentò l’uomo come l’onesto milanese di cui aveva necessità. Il vescovo, ancora inconsapevole dell’inganno, accettò ed ebbe dal diavolo quanto pattuito: la colonna di marmo. Poco tempo passò prima che Sant’Ambrogio si risvegliasse dal torpore mefistofelico in cui era caduto. Infuriato e assistito da forze certo soprannaturali si scagliò con violenza contro il diavolo scagliandolo con un potente calcio contro la colonna. Le corna ben appuntite del diavolo si conficcarono nella colonna provocando due grossi fori che ancor oggi si possono vedere. Ma non finisce qui…
Dicono, in molti, che anche oggi avvicinandosi ai due fori si possa sentire un odore acre, pungente che pare proprio essere quello dello zolfo. Pare anche che accostando l’orecchio ai due fori sia possibile udire un rumore strano, come di acqua in ebollizione e tutti gli indizi fanno pensare che sia il rumore del fiume Stigi, il fiume che attraversa l’inferno. Insomma, pare possibile sostenere che i due fori altro non siano che un varco tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Al riguardo leggenda vuole che, nella notte prima di Pasqua, i fori offrano la vista del diavolo che a bordo di una barca traghetta le anime dannate sul fiume. Da quel giorno, si narra, che chi si accosta ai due fori possa sia avvertire l’odore di zolfo e sia udire il ribollire del fiume infernale Stigi.
Oltre a ciò, la leggenda racconta che, durante la notte che precede la domenica di Pasqua, attraverso i fori della colonna del diavolo di Milano sia anche possibile vedere il traghettare delle anime dannate, le quali sarebbero a bordo di un mezzo condotto dal diavolo in persona. Un fatto è certo. Rilievi archeologici hanno appurato come sotto la colonna vi sia un cimitero che, in base agli studi effettuati, dovrebbe accogliere le salme di numerosi cristiani martirizzati. Forse i rumori che vengono dalla colonna sono i loro lamenti che ci ricordano quanto può essere crudele l’uomo. Altro che il diavolo!
Foto copertina: Wikipedia: colonna del diavolo