Inizialmente programmata in concomitanza all’uscita nazionale del film di Pupi Avati, Dante, dal 4 ottobre al 6 novembre 2022, la personale dell’artista milanese, Lucrezia Ruggieri, è stata prorogata fino al 20 novembre prossimo, considerato il grande successo di pubblico che sta riscuotendo. Al Palazzo del cinema Anteo di Milano in Via Milazzo 9.
Lucrezia Ruggieri, nel suo rapporto con la Divina Commedia, non illustra e non interpreta: ha scelto un’altra strada, quella di percepire le suggestioni che bussano alla sua sensibilità d’artista e di restituirle al campo pittorico a suo modo. Che è il modo del superamento della realtà circostanziata, il modo della rappresentazione di atmosfere rarefatte, delle silouette dal respiro stremato, delle campiture cromatiche eccentriche, ma coerenti con una semantizzazione astratta, ma non per questo meno provocatoria e coinvolgente. Surrealismo, certo, ma declinato con una cifra di modernità, distante dall’irrazionalità disperata dei surrealisti classici, pur con l’occhio a Dalì, forse una specie di aggregazione di possibilità salvifiche.
Colpisce il posizionamento della figura umana, quella di Dante e, in qualche caso, quella di Virgilio, pensato in intrinseca fusione con l’ambiente. Dante qui rinunzia alla plasticità corporea e, in forma di puro simbolo, mette distanza tra sé e l’osservatore, a cui non rivolge mai lo sguardo. L’artista lo colloca in un universo-caos in dimensioni ridotte per creare tecnicamente profondità e sfondo ma allo stesso tempo perché rappresenti la solitudine dell’uomo quando è alla ricerca dell’altrove e dell’oltre. Molto gioca alla resa armonica il simbolismo del codice cromatico dove le campiture a blocchi sono movimentate da contrasti di luminosità che animano i paesaggi e li vivificano. Si veda ad esempio “Il salto”, esperito sul rosso a contrasto con la chiazza chiara che esalta la figura e alleggerito dalla bolla di luce in alto a sinistra. Significativo anche “L’Acheronte” con l’immagine dell’acqua che inonda lo spazio pittorico e la sua trasparenza in cui si intravedono strane forme.
Come pure molto originale e innovativo è il tema di “Purificati”, con le sue meduse, quasi un soggetto che eluda l’informe astrattismo per una fruizione più facilitata di un concetto in sé complesso, qual è quella del pentimento e della purezza. L’artista in tutte queste opere dedicate alla Divina Commedia, attraverso la scelta e il trattamento dei colori, che si potrebbero ben definire protagonisti, attraverso figure che non appartengono alla geometria razionale, con uno stile astratto e surreale, elabora e restituisce il messaggio permanente della Divina Commedia che è quello dell’ uomo consapevole della sua solitudine quando cerca il Dio dell’Universo e il suo motore immobile.
l’esposizione in versione online è visionabile al link: www.lucreziaruggieri.com