NDP TRENDING
30/04/2025“Parigi è ancora Parigi?” 29/04/2025A Parma la Nazionale femminile Italiana di rugby batte il Galles 29/04/2025I segreti dei prelati: dossier, manovre e strategie prima del Conclave 29/04/2025“Scout Park”, l’app che paga chi segnala le auto in divieto: civismo 2.0 o tutti contro tutti? 28/04/2025Italia e Cuba: lo sport che unisce oltre i confini del blocco 28/04/2025Dentro il Conclave: segreti e simboli dell’elezione del Papa 27/04/2025Bonus psicologo, malus legislativo 26/04/2025Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, Olga Tokarczuk, Bompiani, 2020 25/04/2025Papa Francesco ha lasciato questo mondo È andato alla casa del Padre 25/04/2025Buon 25 aprile: la libertà non è mai scontata 24/04/2025Cardinale Giorgio Marengo, dalla Mongolia al Conclave in Vaticano 24/04/2025Morandi e Fontana a La Spezia Una mostra cammina solo se ha le gambe di una comunità 23/04/2025Inseguimento di polizia, è legittimo o no? 21/04/2025Lunedì in Albis, il tempo lento dell’incontro 21/04/2025Deep fake, la nuova frontiera della manipolazione di massa 20/04/2025Pasqua, il coraggio della rinascita e della pace 19/04/2025La Pasqua e le crisi umane, il coraggio di agire: i giovani non si arrendano 19/04/2025Le Profezie di Malachia: l’enigma degli ultimi Papi 18/04/2025Nel giorno del dolore, una lezione di silenzio e umanità 18/04/2025Rugby 6 Nazioni femminile in meta, L’allenatore Fabio Roselli e il capitano Elisa Giordano: soddisfazioni di una vittoria 17/04/2025Esaurirsi di quotidianità – parte 3 16/04/2025Moni Ovadia 15/04/2025La settimana pasquale e l’arte presepiale 13/04/2025中国电视剧《我的阿勒泰》意大利首播 11/04/2025Agerola, il 16 aprile riapre il ristorante “La Corte degli Dei” 11/04/2025A Settimo Milanese il rugby femminile 11/04/2025DeepSeek-R1, l’IA cinese e gli oligarchi tecnologici americani 09/04/2025Dopo la sfida di Trump 08/04/2025L’incanto del pesce luna, Ade Zeno 07/04/2025Esaurirsi di quotidianità – parte 2 07/04/2025Antonio Schiavano alla Milano Art Week 2025 04/04/2025Il Grande Jazz di Favini e Collins unisce Italia e Stati Uniti d’America 03/04/2025Premiere of Chinese TV Series “To the Wonder” (Alla Meraviglia) in Italy 02/04/2025La centrale idrica di Cassano Irpino: focus su autonomia e sostenibilità 02/04/2025Università degli Studi di Milano, Gruppo Intesa Sanpaolo e il progetto del periodico www.nationaldailypress.it 31/03/2025TOP 4 metodi per concentrarsi al meglio! 30/03/2025Oggi entra in vigore l’ora legale: cosa cambia? 29/03/2025Capitali in movimento 27/03/2025Giornata Mondiale del Teatro: il rito che si rinnova 27/03/2025Esaurirsi di quotidianità – parte 1 26/03/2025L’Ente Idrico Campano accelera sul potenziamento delle reti e sulle grandi opere 26/03/2025Sicurezza senza tetto: i poliziotti scappano da Milano? Intervista a Paolo Magrone, Segretario Generale Provinciale Siulp Milano 26/03/2025Prigioniero in Russia, Menachem Begin, Casa Editrice Giuntina 24/03/2025Piccoli Samurai crescono. Il bambino dai capelli a spazzola 22/03/2025Giornata Mondiale dell’Acqua 2025: a Solofra un focus su progetti e interventi dell’Ente Idrico Campano 21/03/2025Giornata Mondiale della Poesia di Cinzia Milite 21/03/2025Paziente o rassegnato? 20/03/2025We All Love Ennio Morricone: Il suono di un’avventura senza tempo 19/03/2025A Genova Capitali in movimento 19/03/2025La Festa del Papà: oltre la celebrazione, il valore di una figura in continua evoluzione 29/04/2025Jair, l’addio ad una leggenda della Grande Inter
  UE  Europa, futuro anteriore: intervista a Carmine Pacente del Comitato Europeo delle Regioni a Bruxelles

Europa, futuro anteriore: intervista a Carmine Pacente del Comitato Europeo delle Regioni a Bruxelles

Oggi l’Europa attraversa un momento di vera e propria emergenza che potrebbe trasformarsi in crisi, in seno agli stessi valori fondativi dell’Unione. A sessantacinque anni dai Trattati di Roma se da un lato è opportuno allargarne i confini includendo Nazioni che ormai sono pronte a condividerne le finalità, dall’altro si rende necessaria una “revisione”, in termini di modernizzazione e ulteriore democrazia della Carta di Lisbona. Il presente, comunque, ci racconta che Commissione europea e Parlamento sono ancora alle prese con strascichi e riprese pandemiche e con la “gatta da pelare” Russia- Ucraina che, non solo pone questioni in termini di difesa comune ma, nell’immediato, ha aperto il fronte economico e ancor di più energetico. Abbiamo incontrato e rivolto alcune domande a Carmine Pacente, esperto di Europa e sue problematiche.

Al netto del conflitto in Ucraina, che Europa ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni?

Come spesso è accaduto nel corso della sua storia, il processo di integrazione europea si è rafforzato durante i periodi di grandi crisi e di evidenti difficoltà. Ho la sensazione e soprattutto mi auguro che stia accadendo anche questa volta. In una prima fase della pandemia, per esempio, gli Stati membri hanno cominciato a procedere in ordine sparso. In una fase successiva invece, grazie soprattutto al lavoro della Commissione europea, si è capito che era molto più opportuno e utile per tutti lavorare in maniera coordinata. Ed è successo anche in ambiti in cui le competenze sono nazionali più che europee. È stato il caso del blocco della fornitura di dispositivi sanitari da parte di alcuni Stati, ambito nel quale la Commissione europea per intervenire ha trovato un intelligente escamotage attraverso la sua competenza sul mercato interno. E potremmo fare molto altri esempi.

Quanto sono determinanti, in funzione di unità europea, le scelte dei singoli Stati appartenenti all’UE in relazione alla transizione ecologica/energetica?

Questo è un altro grande tema sul quale il lavoro delle istituzioni europee sta rafforzando il processo di integrazione. Per esempio sia il Pnrr che la programmazione europea 2021-2027 hanno tra le loro principali finalità proprio la transizione ecologica  oltre a quella digitale e alla coesione sociale. E recentemente la Commissione europea ha lanciato il cosiddetto RepowerEu, un grande piano energetico per ridurre la dipendenza europea dalla Russia in questa fase storica così drammatica e complessa. Mi sembra che gli Stati nazionali stiano capendo che lavorare insieme sia difficile ma necessario per avere un ruolo nella grandi partite internazionali dalle quali dipende il nostro futuro.

Abbiamo constatato che l’allargamento a Est dell’Unione, non sempre ha prodotto buoni risultati in termini di convergenza di vedute. Oggi con l’ipotesi di ulteriore inclusione di Paesi come Moldova, Georgia e Ucraina e  di proposta ad Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Serbia, Montenegro e Macedonia del Nord, come cambierebbero le politiche europee?

Quello dell’allargamento dell’unione europea è sempre stato un tema complesso. Il grande dibattito ruota intorno al “dilemma” se sia più utile prima rafforzare le Istituzioni europee e poi procedere con l’allargamento ad altri Paesi oppure se sia prioritario l’allargamento anche a costo di esaltare visioni spesso diverse anche rispetto a temi fondamentali da parte dei diversi Stati membri. Sappiamo anche però che per poter aderire all’Unione i tempi sono piuttosto lunghi e i criteri severi. Ci sono Paesi candidati da tanti anni che ancora stanno attendendo. In ogni caso una possibile mediazione tra le due visioni è procedere a diverse velocità come si è fatto anche per la moneta unica.

Se, almeno nelle intenzioni, l’Unione Europea sta andando nella direzione di costituzione di un blocco solido, anche in funzione di un rafforzamento delle politiche unitarie militari, avrebbe ancora senso la presenza di un’istituzione come la NATO nel Vecchio Continente?

La mia opinione è che la politica estera e la difesa europea siano una grande priorità. La mia sensazione è che i processi per poterle realizzare compiutamente siano complessi e i tempi ancora molto lunghi.