Nel calcio, come nella vita, ci sono momenti difficili da superare. Ma ci sono anche uomini che non si lasciano abbattere, che trovano sempre la forza di rialzarsi. Gianluca Scamacca è uno di questi.
Dopo un Europeo e una seconda stagione con l’Atalanta tutti e due da incubo, alcuni tifosi pensano che la carriera di Gianluca Scamacca stia prendendo una traiettoria discendente. Però, i tifosi che nutrono questo sentimento non conoscono chi è veramente Gianluca Scamacca. Un ragazzo proveniente dalla periferia romana che ha superato di tutto nella sua vita.
Noi, come esseri umani, vogliamo sempre qualcuno a cui dare la colpa. Odi il tuo lavoro? Dai la colpa al tuo capo. Sei stato bocciato in matematica? Dai la colpa al professore che non ti ha insegnato bene. Indipendentemente dal fatto che la ragione o la colpa siano legittime, c’è sempre bisogno di avere un capro espiatorio nella nostra vita. Ci fa sentire meglio con noi stessi e con il mondo crudele che ci circonda. Funziona così anche nel calcio.
Gli Europei
Torniamo all’estate del 2024. Si stava per giocare l’Europeo e l’Italia cercava di ripetersi come campione d’Europa. Tuttavia, questa versione degli Azzurri era molto diversa da quella che aveva vinto il torneo nel 2021. Non c’era più Roberto Mancini come allenatore, il nuovo uomo in carica era Luciano Spalletti.
Spalletti voleva voltare pagina. Quasi tutti i senatori che erano i pilastri della squadra vincente del 2021 erano stati lasciati a casa o si erano già ritirati dalla nazionale. A parte giocatori con esperienza come Jorginho e Federico Chiesa, il resto della squadra era composto da volti nuovi.
La punta di questa nuova nazionale aveva un “look” molto distinto. Un attaccante con un aspetto imponente, alto un metro e 95, il corpo ricoperto di tatuaggi. Eppure, dietro quel fisico statuario si nascondeva un sorriso dolce e una personalità molto simpatica: Gianluca Scamacca.
Il torneo andò malissimo per l’Italia. Nel girone, gli Azzurri vinsero soltanto una partita (contro l’Albania). Poi, furono eliminati dalla Svizzera, perdendo 2-0 negli ottavi di finale.
C’erano molti problemi con questa nazionale. Lo stile di gioco implementato da Spalletti era molto criticato dai giornali e dai media. Tuttavia, tanti tifosi italiani avevano già deciso chi sacrificare come capro espiatorio della squadra: Scamacca. L’attaccante italiano concluse il torneo senza aver segnato neanche un gol. Le critiche piombarono su di lui, ma Scamacca è abituato ad affrontare critiche e ostacoli.
Le origini
Gianluca Scamacca nacque il primo gennaio del 1999 a Roma. Crebbe nella periferia romana di Fidene, un quartiere segnato dalla criminalità e dalla povertà. Per lui, il calcio rappresentava un modo per fuggire da quel mondo desolato.
In un’intervista rilasciata nel 2022 a SportWeek, Scamacca parlò apertamente delle difficoltà della sua infanzia: «Crescere a Fidene non è stato facile: un giorno non c’era l’acqua, l’altro la luce. Ogni sera tornavo da scuola e mi chiedevo: “Mo che ce mangiamo?”. Nel mio quartiere, se non ragioni con la tua testa, diventa difficile non finire in certi giri. Io ringrazio il calcio e la mia famiglia, bastava poco per deragliare».
Da ragazzo, il suo percorso calcistico iniziò nei vivai delle due squadre della Capitale. Nel 2009, a dieci anni, entrò nel settore giovanile della Lazio, dove giocò tre anni prima di passare alla Roma, dove trascorse altre tre stagioni.
A sedici anni, però, il giovane Scamacca fece una scelta coraggiosa: nel 2015 lasciò la sua città natale per trasferirsi in Olanda e unirsi alla squadra giovanile del PSV Eindhoven. Dopo due anni, nel 2017, tornò in Italia, acquistato dal Sassuolo.
Fu proprio con la squadra emiliana che Scamacca mostrò il suo talento cristallino. Nella stagione 2021-2022, a 23 anni, segnò sedici gol in campionato, attirando l’attenzione del West Ham United. Tuttavia, l’esperienza inglese fu un disastro: nella sua unica stagione a Londra, riuscì a segnare solo tre gol in Premier League.
Il ritorno in Italia
Dopo appena un anno in Inghilterra, il 7 agosto del 2023 Scamacca tornò in Italia, acquistato dall’Atalanta. A Bergamo ritrovò il sorriso e l’amore per il calcio. Nella sua prima stagione con la Dea, mise a segno dodici gol in campionato, ma furono soprattutto i cinque gol segnati in Europa League a rimanere impressi nei ricordi dei tifosi, dato che contribuirono al trionfo della squadra nella competizione.
Dopo una stagione così positiva, le aspettative per il suo secondo anno con l’Atalanta erano altissime. Ma la sua stagione finì prima ancora di iniziare. Il 4 agosto del 2024, durante una partita di precampionato, Scamacca si ruppe il crociato del ginocchio sinistro.
Molti giornalisti e tifosi pensarono che sarebbe rimasto fuori per tutta la stagione. Invece, con grande determinazione, Scamacca tornò in campo il primo febbraio, durante una partita contro il Torino. Entrò all’85º minuto. Dopo appena cinque minuti, però, si infortunò nuovamente: una lesione alla giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro. Stagione finita. Letteralmente, la sua annata è durata solo cinque minuti.
La storia
Ma Gianluca Scamacca è un giocatore che ha superato di tutto. Ha vissuto un’infanzia difficilissima in uno dei quartieri più pericolosi di Roma. A soli sedici anni, ha lasciato la sua casa per andare in Olanda. Dopo un anno tormentato in Inghilterra, ha trovato la sua strada in Italia, vincendo un trofeo europeo con l’Atalanta. Dopo un Europeo disastroso e un’ondata di critiche, non si è mai abbattuto. E ora, dopo due gravi infortuni, ha ancora la forza di guardare avanti.
Per tanti giocatori, una rottura del crociato seguita da una lesione muscolare sarebbero ostacoli insormontabili. Ma Scamacca ha già dimostrato di poter superare qualunque avversità. Forza, Gianluca, siamo sempre con te. Aspettiamo di rivederti in campo.