Era il 17 aprile 2014 quando, attraverso il telescopio spaziale Kepler, l’agenzia spaziale statunitense Nasa ha annunciato la scoperta di un pianeta extrasolare che ci ha fatto battere il cuore più forte: Kepler-186f.
Una scoperta straordinaria
Quel piccolo pianeta ci ha fatto fantasticare su mondi lontani e avventure cosmiche. Kepler-186f, pianeta extrasolare orbitante intorno alla stella nana rossa Kepler 186 e distante circa 580 anni luce dalla Terra, è entrato nel nostro immaginario collettivo come un potenziale gemello della Terra, con la sua posizione nella “zona abitabile” intorno alla sua stella madre e la possibilità di avere acqua liquida sulla sua superficie.
L’esplorazione di mondi sconosciuti
Le discussioni su Kepler-186f hanno alimentato la curiosità. Tutti si chiedevano se potesse esserci vita su quel pianeta distante. Siamo stati rapiti dall’idea di esplorare mondi sconosciuti e di cercare tracce di vita al di là del nostro sistema solare. Le misurazioni effettuate con il satellite Gaia riscontrarono che la distanza del sistema sarebbe stata nettamente maggiore, il che portò ad alzare la stima del raggio della stella e di conseguenza anche di quello dell’esopianeta.
L’universo è pieno di meraviglie
Anche se sono passati gli anni, il ricordo di quella scoperta continua a scaldare il cuore degli appassionati di astronomia e ci ricorda che l’universo è un posto vasto e misterioso, pieno di meraviglie ancora da scoprire.