Carlo Bossoli paesaggista e testimone del Risorgimento
Carlo Bossoli fu un paesaggista, pittore di vedute e di eventi storici, testimone attento della sua epoca. La sua carriera si sviluppò in un periodo di grande fermento politico e culturale, che coincise con il Risorgimento italiano di cui documentò alcuni importanti momenti.
Gli esordi in Russia
Nacque a Lugano nel 1815, ma nel 1820 si trasferì con la famiglia a Odessa in Russia dove cominciò a dipingere giovanissimo da autodidatta. Si dedicò soprattutto alle vedute paesaggistiche. Utilizzò in prevalenza la pittura a tempera, una tecnica difficile e poco usata perché non ammette errori e ripensamenti. Bossoli la utilizzò con maestria e seppe trarne grande efficacia espressiva ricreando trasparenze atmosferiche e luminosità dei cieli. Si distinse per l’attenzione ai particolari naturalistici e per lo stile romantico che combinava dettagli paesaggistici ed elementi storici.
Artista instancabile
Fu un artista instancabile che incantò la nobiltà russa prima, quella europea poi. Anche i Savoia, la regina Vittoria d’Inghilterra e l’imperatrice Eugenia di Francia gli commissionarono dei lavori.
Nel 1843 lasciò la Russia e si stabilì in Italia, dove praticamente visse tutta la vita, pur mantenendo sempre la cittadinanza svizzera. Tra il 1844 e il 1853 visse a Milano poi si trasferì a Torino.
Vedute di Milano e rievocazioni storiche
Numerose furono le vedute di Milano e gli scorci panoramici dei laghi lombardi o dei paesi lontani. Notevoli le sue rievocazioni storiche, eseguite con grande esattezza ed efficacia e dalle quali traspare la passione dei protagonisti e la forza evocativa delle immagini.
Paesaggi lontani e atmosfere esotiche
Bossoli fu anche un appassionato viaggiatore. Egli raccontò i paesaggi d’Europa, dell’Inghilterra e della Scandinavia, della Russia e del Mediterraneo. Condivise con gli uomini del suo tempo anche l’interesse per i mondi pittoreschi del Nord Africa e del vicino oriente e ne riprodusse le atmosfere esotiche e favolose con immagini molto suggestive.
Bossoli pittore di ville dell’aristocrazia lombarda e piemontese
L’aristocrazia lombarda e piemontese ambiva in modo particolare ad avere dei dipinti di Bossoli delle loro ville di campagna. Famoso è il ritratto di villa Venini. Nel 1852 il Duca Antonio Litta Visconti pagò a Bossoli 197 Luigi d’oro per la realizzazione di 14 vedute delle sue ville di Lainate e di Varese. Grazie a questo incarico oggi possiamo godere di dieci scorci di Villa Litta a Lainate e apprezzarne lo stile e l’eleganza di metà ‘800.
Pittura evocativa, sentimentale e puntuale
La pittura di Bossoli fu evocativa quando realizzò i paesaggi ricchi di dettagli o riprodusse le suggestioni esotiche del Medio Oriente, fu sentimentale nella realizzazione delle vedute delle ville patrizie e infine fu puntuale nella documentazione degli eventi storici come le cinque giornate di Milano, i fatti del Quarantotto o la seconda guerra d’Indipendenza.
Carlo Bossoli e Giulio Litta Modignani
Nella stesura della sua opera Carlo Bossoli poté beneficiare del particolare rapporto di stima e amicizia che lo legava al conte Giulio Litta Modignani. I due si incontrarono nel 1844 a Milano e tra il 1853 e il 1878 strinsero un vero e proprio sodalizio e una collaborazione che si basava su una comune fede patriottica, sulla testimonianza degli eventi storici, ma anche sull’amore per il disegno e la pittura e sull’attenzione al dettaglio.