30 luglio 101 a.C. Battaglia dei Capi Raudii, Gaio Mario e Quinto Lutazio Catulo sconfiggono i Cimbri, popolazione germanica molto bellicosa. Lo scontro, conosciuto anche come battaglia di Vercelli, avvenne tra l’esercito della Repubblica Romana nei pressi dell’insediamento di Vercellae, nel territorio di quello che un tempo era la Gallia Cisalpina o, secondo altre fonti, a Cimbriolo, nel Mantovano. I Cimbri furono letteralmente distrutti, con più di 140000 morti e 60000 prigionieri, compresi moltissimi donne e bambini. Gran parte del merito di questa vittoria va attribuito a Lucio Cornelio Silla, legato del console Quinto Lutazio Catulo, che comandava la cavalleria romana e degli alleati italici. La vittoria dei Campi Raudii, immediatamente successiva alla sconfitta dei Teutoni, avvenuta l’anno precedente sempre ad opera di Mario nella battaglia di Aquae Sextiae, pose fine al tentativo germanico di invadere i territori controllati da Roma. Inoltre, questa battaglia ebbe una grande influenza sulle vicende politiche di Roma, segnando l’inizio della rivalità tra Gaio Mario e Silla, che sfocerà nello scoppio della prima delle grandi guerre civili repubblicane. Come ricompensa per il loro prezioso e coraggioso servizio, Mario, senza consultare prima il Senato, concesse la cittadinanza romana ai soldati degli alleati italici.
31 luglio 1498 Durante il suo terzo viaggio nell’emisfero occidentale, Cistoforo Colombo scopre l’isola di Trinidad. Dopo due anni trascorsi in Castiglia, incontrò a Burgos i sovrani spagnoli e li convinse della necessità di una nuova spedizione. I sovrani stanziarono la somma necessaria per il viaggio e Colombo riuscì ad armare sei navi con un equipaggio di circa 300 uomini. La flotta, partita il 30 maggio 1498, fece vela verso La Gomera, un’isola dell’arcipelago delle Canarie, dove le sei navi si divisero: tre proseguirono con Colombo, mentre le altre continuarono su una rotta ormai consolidata verso Dominica. L’Ammiraglio invece puntò verso le isole di Capo Verde, da dove raggiunse poi Trinidad il 31 luglio, mentre in agosto esplorò il Golfo di Paria e le coste orientali dell’attuale Venezuela, sul delta dell’Orinoco. Convinto di trovarsi di fronte a delle piccole isole piuttosto che ad un continente, egli decise di non sbarcare, inviando solamente alcuni marinai ad esplorarne le coste.
1° agosto 30 a.C. Con la conquista di Alessandria, l’Egitto diventa una provincia imperiale romana. L’anno prima con la sconfitta nella battaglia navale di Azio, combattuta tra Marco Antonio e l’alleata regina egiziana Cleopatra contro Ottaviano, l’Egitto era stato conquistato definitivamente dall’esercito romano. Le province imperiali erano governate direttamente da incaricati dell’imperatore invece che del Senato e questo più stretto controllo derivava probabilmente dalla grande importanza che la nuova provincia aveva per l’approvvigionamento di grano a Roma. Alessandria divenne sede del prefetto d’Egitto, titolo che risente della soppressione della Bulè (assemblea) cittadina voluta da Ottaviano. Si stima che all’epoca la città avesse una popolazione di circa 300.000 abitanti liberi, a cui bisogna aggiungere i molteplici schiavi, ponendosi al secondo posto, per numero di abitanti, dopo Roma
2 agosto 1870 Apriva a Londra il primo tunnel sotto un fiume, il Tower Subway che faceva parte della metropolitana sotterranea. Nel 1864 Peter Barlow brevettò un metodo di scavi per tunnel, utilizzando uno scudo di ferro o acciaio circolare, per colmare il divario tra il rivestimento della galleria con calce o cemento, impedendo così l’assestamento del terreno al di sopra. Inoltre, nel 1867 pubblicò un opuscolo in cui suggeriva una rete di gallerie con carrozze in grado di trasportare fino a 12 persone. Nel 1868 venne dato il permesso per la costruzione di un tunnel sotto il Tamigi, tra la Grand Tower Hill e Pickle Harring Stairs vicino a Vine Street (oggi nota come Vine Lane), ma ci furono dei contrattempi nel reperire un appaltatore, a causa dei problemi che c’erano stati durante la costruzione del Thames Tunnel costruito sotto il fiume londinese tra Rotherhithe e Wapping per l’attraversamento delle carrozze a cavalli, ma utilizzato principalmente dai pedoni. Per la costruzione del nuovo tunnel, alla fine si presentò un ex pupillo di Barlow, James Henry Greathead, con un’offerta di 9400 sterline. I lavori iniziarono nel febbraio 1869 con la foratura di alberi d’ingresso, 18 metri in profondità sulla riva nord e 15 metri su quella a sud. Il tunneling fu avviato nel mese di aprile e, utilizzando lo scudo circolare, una galleria lunga 410 metri fu scavata con un diametro di circa 2,026 metri, con un massimo di venti metri sotto il livello dell’acqua misurata con l’alta marea. La sezione al di sotto del fiume fu ultimata in 14 settimane ed il tunnel completato nel mese di dicembre 1869.
3 agosto 1778 Si inaugura il Teatro alla Scala con l’opera L’Europa riconosciuta di Antonio Salieri. Le prime strutture deputate all’opera di Milano furono i teatri di corte, che si avvicendarono nel cortile di Palazzo Reale, oltre ad un primo salone intitolato a Margherita D’Austria Stiria, moglie di Filippo III Re di Spagna, eretto nel 1598 e distrutto da un incendio il 5 gennaio 1708, cui seguì il Regio Ducal Teatro, costruito nel 1717 a spese della nobiltà milanese su progetto di Gian Domenico Barbieri. Il Teatro alla Scala fu costruito in conformità a un decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, emanato su richiesta di alcune famiglie patrizie milanesi capitanate da Giangiacomo Durini conte di Monza, palchettista e sovrintendente del Regio Ducale, il vecchio teatro di corte e che era andato distrutto in un incendio divampato il 26 febbraio 1776. Le stesse famiglie si impegnarono a sostenere le spese per la edificazione del nuovo teatro, in cambio del rinnovo della proprietà dei palchi. Il progetto venne affidato al celebre architetto Giuseppe Piermarini. Il teatro sorse al posto della chiesa di Santa Maria alla Scala, da cui prese il nome (la chiesa prendeva a sua volta il nome dalla sua fondatrice, Regina della Scala, della dinastia degli Scaligeri di Verona), i cui lavori di demolizione iniziarono il 5 agosto 1776. Il 28 maggio 1778 si svolsero le prime prove di acustica e il 3 agosto, alla presenza del Governatore di Milano arciduca Ferdinando D’Asburgo–Este, del conte Carlo Giuseppe di Firmian e del duca Francesco III D’Este, venne inaugurato il Nuovo Regio Ducale Teatro alla Scala da 3000 posti.
4 agosto 1863 A Martin in Slovacchia viene fondata la Matica Slovenskà, un’istituzione culturale e scientifica che concentra il suo interesse su tematiche correlate alla nazione slovacca e il suo nome può esser tradotto, all’incirca, con “Matrice Slovacca”. La fondazione della Matica fu ispirata a quella di analoghe istituzioni in Serbia e nel Paese Ceco e trova le sue radici nella Associazione Tatrìn fondata a Liptovsky Mikulas nel 1844 dai tre grandi del Risorgimento Slovacco: Luovit Stùr, Josef Miloslav Hurban e Michal Miloslav Hodza, che ne divenne il primo presidente, l’Associazione fu sciolta nel 1848. All’epoca la Slovacchia era soggetta al Regno d’Ungheria parte, a sua volta, dell’Impero Austro–Ungarico. Infatti fu proprio l’Imperatore Francesco Giuseppe che, facendo seguito alle petizioni del 1861 contenute nel memorandum della nazione slovacca, concesse agli slovacchi di fondare una loro istituzione culturale nazionale, “un’unione di amatori della vita e della nazione slovacche”.
5 agosto 1914 A Cleveland, Ohio, viene installato il primo semaforo elettrico, anche se pare che il primo esempio di segnaletica riconducibile al semaforo odierno risalga al 1868, quando a Londra fu installato un segnale derivato da quelli ferroviari dell’epoca, inventato a Nottingham da J. P. Knight e costituito da una lanterna a gas rotativa, che alternava una luce rossa ad una verde, con indicazioni tramite cartelli e illuminazione durante l’uso notturno. L’esperimento resse per tre settimane: il 2 gennaio 1869 la lanterna esplose, ferendo agli occhi il poliziotto che la stava avviando, e il semaforo, rimasto l’unico nella città di Londra, fu rimosso definitivamente nel 1872. Per avere i primi esempi di semafori a tre luci bisognerà attendere l’installazione, sei anni più tardi, a Detroit all’intersezione tra Woodward e Michigan Avenue. Successivamente nel 1923 Garrett Morgan, inventore nato a Paris nel Kentucky, brevettò il sistema a tre tempi con luce gialla, i cui diritti poi vendette alla General Electric per 40000 dollari. Nel 1922 a Parigi vi fu la prima installazione europea, seguita da altre nelle più grandi città del Vecchio Continente come Amburgo, Berlino, Milano (all’incrocio tra Piazza Duomo, Via Orefici e via Torino), Roma, Londra e Torino tutte effettuate entro il 1926. Un’altra tappa importante nella storia dei semafori è quella del 1961, quando, a Berlino Est, venne installato il primo semaforo specificamente designato per attraversamenti pedonali.