L’autore Franz Kafka disse una volta: “Le prime impressioni sono sempre inaffidabili”.
Una frase in cui ciascuno di noi può trovare un fondo di verità. Nel calcio, ogni “novanta minuti” è una storia a sé. Si può giudicare una partita o due, ma ogni gara di campionato rappresenta solo un capitolo nella lunga trama della stagione. Serve tempo per formulare giudizi definitivi.
Juventus e Milan hanno affrontato una prima metà di stagione deludente. Entrambe le società hanno individuato nella sessione invernale di mercato una possibile soluzione ai loro problemi offensivi, decidendo di puntare su un nuovo attaccante: la Juve ha preso in prestito Randal Kolo Muani dal Paris Saint Germain, mentre il Milan ha acquistato Santiago Gimenez dal Feyenoord.
Un percorso simile
Pur giocando per due club rivali, i due attaccanti condividono una traiettoria simile. Dopo un ottimo inizio, stanno attraversando un momento difficile: entrambi non vanno a segno da cinque partite consecutive in campionato, un digiuno che coincide con una fase complicata per Rossoneri e Bianconeri.
Sul piano internazionale, i due hanno già lasciato il segno. Kolo Muani ha preso parte sia ai Mondiali del 2022 che all’Europeo del 2024. Indimenticabile il suo episodio nella finale contro l’Argentina, quando al 120’ minuto, sul 3-3, il suo tiro fu miracolosamente parato da Emiliano Martinez: un intervento che molti hanno definito la nuova “Parata del Secolo”.
Gimenez, invece, ha vissuto un momento di gloria con la Nazionale messicana, segnando il gol decisivo nella finale della Gold Cup 2023 contro Panama.
L’impatto fenomenale di Kolo
Dopo prestazioni altalenanti di Dusan Vlahovic, la Juventus ha voluto tentare una nuova strada affidandosi al francese. Arrivato il 23 gennaio, Kolo Muani ha avuto un impatto fulminante: ha segnato in ciascuna delle sue prime tre partite di Serie A, eguagliando un record che apparteneva a Roberto Baggio.
Ovviamente, nessuno si aspettava che Kolo Muani fosse il “nuovo Baggio”, ma molti tifosi hanno intravisto in lui una promessa per il futuro.
Anche nella sua quarta presenza, pur senza segnare, ha brillato: nel Derby d’Italia contro l’Inter, ha servito un assist spettacolare a Francisco Conceicao dopo una splendida “ruleta”, risultando decisivo nella vittoria per 1-0.
Il calo di rendimento di Kolo Muani ha accompagnato un generale rallentamento della Juventus. L’attaccante francese è un giocatore creativo e poliedrico, ma non può fare tutto da solo. Il contesto attuale non lo aiuta: alcune scelte tecniche discutibili e prestazioni sottotono di elementi chiave come Koopmeiners o Gonzalez complicano la situazione.
Il bomber Gimenez
Anche il Milan ha vissuto un inizio stagione difficile per quanto riguarda l’attacco, trovandosi a fare affidamento su opzioni poco convincenti come Morata, Abraham e Jovic. Dopo aver ceduto Morata in prestito al Galatasaray il 2 febbraio, il club ha annunciato l’acquisto di Gimenez il giorno successivo per 32 milioni di euro. L’attaccante ha subito impressionato, andando a segno nelle sue prime due partite di campionato. Tuttavia, da allora non ha più trovato la via del gol.
Il punto debole di Gimenez è che necessita di supporto: è una punta d’area, efficace se rifornita, ma meno incisiva senza la giusta assistenza. Il nuovo corso targato Sergio Conceicao, subentrato a Paulo Fonseca a dicembre, ha introdotto cambiamenti che stanno generando difficoltà d’adattamento.
Giocatori importanti come Pulisic e Reijnders faticano a esprimersi al meglio nel nuovo sistema di gioco, limitando anche il potenziale offensivo del messicano.
IIl momento delicato di Juventus e Milan
C’è poi un aspetto che va oltre i due giocatori: entrambi militano in squadre che attraversano un momento di incertezza. Secondo indiscrezioni, Motta e Conceicao non avrebbero trovato ancora la piena sintonia con i rispettivi gruppi. Non è escluso che, a fine stagione, le panchine di Juventus e Milan possano cambiare volto. Nuovi allenatori potrebbero offrire a Kolo Muani e Gimenez un contesto più stabile e produttivo.
Il talento non si discute: entrambi hanno qualità, personalità e il potenziale per fare la differenza. Stanno vivendo un momento di transizione, arrivati in due grandi club in un periodo delicato. Ma il calcio, come la vita, può cambiare in fretta. E forse, presto, i loro nomi scriveranno un nuovo capitolo di gloria nella storia bianconera e rossonera.