Il 5 giugno si sono svolte le commemorazioni del 209° anniversario della costituzione dell’Arma dei Carabinieri. Nelle celebrazioni al Quirinale, la casa degli italiani, è intervenuto il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal 16 gennaio 2021.
Ha ringraziato il Presidente Sergio Mattarella a nome dei circa 108.000 Carabinieri italiani e dei circa 70 militari presenti, in servizio e non, per l’attenzione quotidiana verso l’Arma. Il Generale ha anche ricordato come l’Arma assiste i circa 1.300 figli orfani dei Carabinieri e ha ribadito l’importanza della collaborazione con i Sindaci e i Parroci della città per rassicurare e porre attenzione alla comunità locale, senza essere invasivi, portando con sé la cultura millenaria italiana e trasferendo la fiducia nelle istituzioni. Infine pone accento su come la collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato assume sempre più importanza nel settore ambientale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ringraziato gli uomini e le donne dall’Arma per quanto fanno per il nostro Paese: “L’Arma degli italiani” ha detto il Capo dello Stato, si proietta, “Verso il futuro non dimenticando mai la storia precedente”.
Durante la cerimonia sono stati consegnati alcuni importanti riconoscimenti ad alcuni componenti dell’Arma per i gesti di grande significato che hanno compiuto. “Punto di riferimento dei nostri concittadini, di fiducia e di affidamento. È una responsabilità di grande rilievo”. Il radicamento territoriale, espresso dalle stazioni dei Carabinieri, rappresenta un importante, “Sistema di presidio diffuso ed efficace”, uno strumento di conoscenza delle attività, ma anche: “Un mezzo che affianca la sensibilità umana accompagnando il tessuto sociale del nostro Paese”. Il saluto finale è stato rivolto ai giovani carabinieri in servizio e in congedo: “Perché non si esce mai dall’Arma”, con un augurio per le loro attività e la vicinanza delle loro famiglie.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni a nome del Governo ha espresso la propria riconoscenza: “Nei confronti di ogni singolo carabiniere che, ogni giorno, difende la nostra sicurezza e la nostra libertà, sia sul territorio nazionale grazie agli oltre cinquemila presidi, sia nelle missioni di pace all’estero e nei vari teatri operativi: dall’Iraq al Kosovo, dalla Nigeria a Gibuti. Uomini e donne innamorati del servizio che svolgono e che sono un esempio di dedizione, professionalità e umanità.” L’intervento si è concluso con l’elogio della premier che ha considerato l’Arma: “Un punto di riferimento insostituibile”.
Fonte: governo.it; quirinale.it, carabinieri.it,