Bruno Tabacci è un politico di lungo corso che di cose in Parlamento e nei luoghi della politica, ne ha viste tante. Alla fine degli anno Ottanta è stato presidente della regione Lombardia e nel governo Draghi ricopre l’incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Programmazione e coordinamento economico. IL suo percorso politico inizia nella Democrazia Cristiane a si mantiene fermamente al centro, dove tuttora si colloca con la formazione da lui fondata e di cui è il presidente, il Centro Democratico. Alle elezioni del 25 settembre si presenta unitamente a Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio con il simbolo di Impegno Civico. Da politico navigato non si è lasciato andare in lunghe dissertazioni ma ha risposto in modo sintetico e puntuale alle nostre domande.
Onorevole Tabacci, all’indomani del voto, come potrebbero stare insieme PD-5S-Impegno Civico e Terzo Polo? Sarebbero una alternativa alla coalizione di centro-dx?
Vediamo prima i risultati del 25 settembre. Poi saremo in condizione di ragionare sugli sviluppi parlamentari e politici.
Dal Centro, come si contrasta la Destra e la sua volontà di smantellare l’impianto europeista italiano?
Si può contrastare la Destra, intanto non votandola. E poi sbugiardandola sulla pretesa di far prevalere il diritto nazionale su quello europeo. Sfasciare l’Europa significa danneggiare anche l’Italia.
Ritiene che ci sia bisogno di più “Stato” in economia, nel senso di maggiori interventi pubblici in politica economica e alla luce dei cospicui fondi arrivati dal PNRR?
Prima di pensare a più “Stato” in economia, bisogna dimostrare di saper attuare il PNRR con precisione e puntualità. Potremo constatare che abbiamo cominciato a cambiare davvero il nostro paese grazie all’Europa.