Come e dove si qualificherà il Terzo Polo in questa XIX legislatura?
Il progetto politico proposto alle ultime elezioni politiche 2022 potrebbe rappresentare un elemento innovativo per la politica istituzionale e di governo in Italia. A quali condizioni? L’efficacia e la fattibilità nazionale del disegno proposto non si possono valutare ora e forse nemmeno nel breve domani. Lo si vedrà con il trascorrere del tempo, nel merito delle proposte, in relazione all’elettorato di riferimento e non ultimo, sarà legato alle abilità e alla credibilità dei suoi rappresentati. Sarà un raggruppamento politico di persone con obiettivi elettorali comuni, oppure un partito vero e proprio? Magari diventerà una formazione unica strutturata alla vecchia maniera, come quelle della Prima Repubblica. Un Terzo Polo nazionale, con radicamento territoriale, con una classe dirigente formata e selezionata sul campo, come si confronterà con la sinistra e la destra italiane?
Sarà un partito di centro, di appoggio e supporto, che guarda a sinistra, oppure un partito di centro che guarda a destra? Oppure, ancora, sarà in grado di proporsi come un solido partito strutturato di centro capace di influire sulle decisioni politiche di chiunque governerà? Magari per proporsi in futuro come basilare e, ambiziosamente, prevalente. Riuscirà ad aggregare altre formazioni già esistenti sul palcoscenico nazionale, sia a destra e sia a sinistra, oppure si dimostrerà un raggruppamento velleitario e finalizzato solo al raggiungimento di soddisfazioni personali? I protagonisti attuali, saranno sempre e solo loro, oppure creeranno un soggetto di ampio respiro in grado di sopravvivere a chi lo ha creato?Questo Paese ne ha viste tante, ma solo la costanza, la lungimiranza e l’attenzione ai dettagli politico-istituzionali ha permesso ai soggetti sopravvissuti e che vincono le elezioni, di segnare un punto esclamativo nella nostra storia patria. Di questo ne hanno beneficiato i protagonisti, ma soprattutto il popolo italiano.