Nel 1975, Bob Dylan pubblicò l’album “Blood On The Tracks”. L’album, composto da dieci canzoni, fu ispirato dal divorzio con la moglie Sara Lownds. La seconda traccia dell’album, “Simple Twist of Fate”, racconta una relazione romantica che non era andata a buon fine. Con la sua iconica voce rauca, Dylan canta con dolore: “Felt an emptiness inside to which he just could not relate. Brought on by a simple twist of fate”, che tradotto significa: “Sentiva un vuoto dentro di sé che non riusciva proprio a comprendere. Causato da un semplice scherzo del destino”.
Nel calcio, proprio gli scherzi del destino definiscono spesso una carriera. Se Roberto Baggio avesse segnato quel rigore a Pasadena. Se Cristiano Ronaldo non avesse mai lasciato il Real Madrid. Se Zidane non avesse mai dato quella maledetta testata a Materazzi. La storia del calcio è costruita sui “se”, tanto quanto sugli avvenimenti reali.
Attualmente, il centrocampista della Juventus Douglas Luiz sta vivendo le conseguenze proprio di un “semplice scherzo del destino”.
L’Aston Villa è stata eliminata dalla Champions League. Tuttavia, quando guarderà indietro a questa stagione, la squadra potrà farlo con orgoglio. Perdere con un punteggio complessivo di 4-5 contro il PSG rappresenta infatti un risultato straordinario per i Villans, che non possiedono le stesse risorse economiche dei giganti europei.
C’è un giocatore che avrebbe dovuto essere in campo con i suoi ex compagni a Villa Park nella sfida contro i francesi. Questo giocatore, però, ha lasciato la squadra inglese la scorsa estate. Ora, invece, si ritrova relegato in panchina, quasi dimenticato alla Juventus: si tratta proprio di Douglas Luiz.
Con sole sei partite rimaste nel campionato, il centrocampista brasiliano ha davvero poche possibilità di riscattare la stagione. Mentre i suoi ex compagni sfioravano l’impresa contro il PSG, Luiz non riesce a giocare nemmeno un minuto sotto la gestione di Igor Tudor alla Juve. Quanto può essere crudele il calcio.
Luiz ha vissuto una carriera molto particolare, influenzata da eventi casuali, fortuna e certamente dal suo talento.
Nato a Rio de Janeiro il 9 maggio 1998, Douglas Luiz entrò nel settore giovanile del Vasco da Gama nel 2013, a quattordici anni. Nel 2016, il centrocampista titolare Marcelo Mattos subì un grave infortunio. Jorginho, allora allenatore del Vasco ed ex campione del mondo con il Brasile nel 1994, convocò così il giovane Luiz in prima squadra. Luiz, sfruttando l’occasione, divenne subito un titolare fisso e contribuì alla promozione della squadra nella Serie A brasiliana.
Le sue prestazioni attirarono l’interesse delle squadre europee e nel 2017 fu acquistato dal Manchester City, ma non giocò mai una partita ufficiale per i Citizens. Per due stagioni consecutive non riuscì infatti a ottenere il permesso di lavoro in Inghilterra, venendo così girato in prestito al Girona, in Spagna. Dopo due stagioni altalenanti, con la retrocessione della squadra catalana nella seconda stagione, Luiz concluse il suo rapporto con il City e con il Girona, pronto per una nuova esperienza.
Nel luglio 2019, l’Aston Villa acquistò Douglas Luiz per 17 milioni di euro. Finalmente ottenne il permesso di lavoro britannico e poté così esprimere il suo talento in Premier League. Il centrocampista brasiliano giocò cinque stagioni a Birmingham, concludendo in bellezza l’ultima stagione, quando la squadra raggiunse il quarto posto e si qualificò in Champions League. Ma Luiz lasciò i Villans subito dopo questo traguardo.
Nell’estate scorsa, la Juventus ingaggiò Thiago Motta come allenatore e spese circa 200 milioni di euro per nuovi acquisti, tra cui proprio Douglas Luiz, pagato 51,5 milioni di euro. Il brasiliano firmò un contratto quinquennale fino al 2029. Apparentemente tutto sembrava perfetto: un allenatore italobrasiliano che parlava portoghese e la sua fidanzata, la calciatrice Alisha Lehmann, che si era trasferita a Torino per giocare nella squadra femminile bianconera.
Tuttavia, le cose non sono andate secondo i piani. Motta ha utilizzato Luiz molto raramente, preferendogli una rotazione composta da Thuram, Locatelli e Koopmeiners per i due posti da centrocampista centrale nel suo modulo 4-2-3-1. Inoltre, i frequenti infortuni hanno limitato ulteriormente il suo utilizzo.
Il 23 marzo, Motta è stato esonerato e sostituito da Igor Tudor, allenatore deciso e con idee tattiche precise. Tudor ha adottato il modulo 3-4-2-1, affidando stabilmente la coppia centrale a Locatelli e Thuram. Luiz, invece, non ha giocato nemmeno un minuto sotto la guida del tecnico croato.
I numeri di Luiz in questa stagione sono impressionanti in negativo: solo 795 minuti totali giocati, di cui appena 479 in campionato. Ha saltato ben tredici partite per infortunio ed è partito titolare solamente tre volte.
Sembra ormai certo che la Juventus deciderà di vendere Luiz nella prossima finestra di mercato, con voci insistenti su un suo possibile ritorno in Premier League.
Due scenari sono dunque possibili. Nel primo, altamente improbabile, Luiz riesce miracolosamente a conquistare un posto in squadra con la Juve. Nel secondo, decisamente più realistico, viene venduto a un’altra società dove possa finalmente tornare a esprimere tutto il suo grande talento.
È davvero un peccato che alcuni “scherzi del destino” abbiano complicato così tanto la sua avventura con i bianconeri. Ma speriamo che la fortuna cambi presto, permettendoci di rivedere il talento di questo campione brasiliano brillare di nuovo sui campi da calcio.