Banca d’Italia ho presentato una Memoria sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione.
A Roma il 27 marzo di quest’anno Banca d’Italia ha presentato alla Camera dei Deputati – I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) una Memoria al Disegno di legge C 1665 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
Banca d’Italia ha presentato una memoria riepilogativa sugli aspetti salienti del disegno di legge in questione alla luce degli emendamenti approvati dal Senato, soffermandosi poi su aspetti tecnici degni di attenzione contenute nelle memorie già depositate il 19 giugno e il 30 ottobre 2023, sia presso la Commissione affari costituzionale del Senato e sia presso la Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La memoria integrativa della Banca d’Italia anticipa una sintesi riassuntiva sulle questioni oggetto della discussione parlamentare ricordando la sequenza delle tappe necessario per giungere alla stipula delle intese previste con le relative scadenze.
Le intese prevedono la formulazione di uno schema di accordo preliminare, la trasmissione alla Conferenza unificata e alle Commissioni bicamerali e la predisposizione del testo definitivo. Le intese hanno durata non superiore ai dieci anni e si rinnovano automaticamente, salvo diversa volontà dello Stato oppure dalla Regione di riferimento almeno un anno prima della scadenza.
Le modifiche potranno avvenire su iniziativa di una delle due parti.
La memoria della Banca d’Italia ricorda le condizioni aggiuntive proposte dal Senato rispetto al testo originario, dove fra l’altro, le disposizioni introdotte prevedono la relazione motivata del Presidente del Consiglio in caso di mancata osservanza agli indirizzi espressi dalle Commissioni bicamerali.
Gli emendamenti introdotti al Senato hanno generato miglioramenti alla proposta di autonomia differenziata, in un contesto caratterizzato dalle regole di bilancio europeo e riferibili a questioni cruciali quali l’efficienza economica e l’uniformità territoriale nella tutela dei diritti civili e sociali.