Ho letto questo libro con piacere, la scrittura lineare e l’atteggiamento positivo dell’autore nei confronti della vita non possono non catturare la simpatia del lettore. Se dovessi identificarlo in uno stile narrativo direi che è un diario socio-politico. Nel testo compare la maturità dell’autore è proprio per questo ti cattura la sua visione ottimista del mondo, leggendo molto si riscontra che non è una cosa affatto scontata. Anche nei momenti più impegnativi non si può non mantenere le labbra increspate da un sorriso che è spesso dolce e ogni tanto doloroso. È il resoconto di una vita di una persona solare, una persona che nonostante le difficoltà della vita non si piega alla tristezza e questo può essere un po’ un esempio per ciascuno di noi. La speranza in un mondo sempre in evoluzione, tendendo sempre il cammino verso quella unità da cui una società sempre più complessa e stratificata ci va allontanando. Allora questi pigmei appaiono come un punto da cui ricominciare, un popolo che nella sua umiltà e povertà ha qualcosa da insegnare a ciascuno di noi. Una vera e propria ripartenza, in questo Sergio appare così come un antropologo dall’aspetto sorridente, più affettuoso che scientifico ma non per questo meno efficace nella narrazione. Ha la capacità di descrivere gli avvenimenti con una lucidità che non è affatto comune, un bagaglio di empatia che dalla sofferenza tende alla gioia. Gioioso, insisto su questo punto perché è l’aggettivo che più si adatta all’autore e non mi stancherò mai di ripeterlo. Dopo la missione in Africa, più precisamente in Congo, l’autore ci riporta in Italia ed anche nella nostra penisola Sergio porta dal nord al sud la sua missione. Non so se lui ci abbia mai pensato ma io lo definirei un rivoluzionario della felicità e dell’uguaglianza, è come se la sua primaria missione fosse portare queste cose a ciascuno di noi, a tutte le persone da lui incontrate. Quindi un grazie speciale da parte di tutti i lettori e un grazie speciale anche da parte mia. Buona lettura!
Letteratura Sergio Infuso: Le mie Afriche. Un uomo positivo
Sergio Infuso: Le mie Afriche. Un uomo positivo
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