Il 7 ottobre 2023, Hamas ha perpetrato un brutale attacco contro la popolazione ebraica, causando la morte di oltre un migliaio di persone, inclusi uomini, donne, bambini e anziani, e prendendo più di cento ostaggi. Questo rappresenta l’ultima tragedia in una lunga serie di conflitti nel contesto israelo-palestinese, con almeno sette guerre solo a Gaza dal 2006, quando Hamas ha preso il controllo della regione.
La Striscia di Gaza è un territorio palestinese tra Israele ed Egitto, occupato da Israele nel 1967 durante la guerra dei sei giorni.
Dal 2005, è governato da Hamas, un’organizzazione islamista che ha anche vinto le elezioni del 2006. Hamas, acronimo di Harakat al-Muqawama al-Islamiya, è un’organizzazione islamista che utilizza metodi terroristici ed è uno dei principali partiti politici palestinesi. Fondato nel 1987, Hamas ha come obiettivo dichiarato la liberazione dei luoghi santi islamici e l’indipendenza dei Territori palestinesi, con lo statuto che prevede l’eliminazione dello Stato di Israele. È considerato un’organizzazione terroristica da Israele, gli Stati Uniti e l’Unione Europea, mentre riceve sostegno dall’Iran.
Israele assedia Gaza in risposta agli attacchi di Hamas, con l’obiettivo di liberare gli ostaggi e porre fine alle minacce contro la popolazione israeliana.
Le incursioni militari israeliane sono state frequenti negli ultimi anni. Il conflitto arabo-israeliano ha radici storiche, con la Palestina considerata terra sacra da ebrei, cristiani e musulmani. Dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948, la questione palestinese è emersa, portando a guerre, intifade e continue tensioni. L’Intifada è stata una serie di rivolte palestinesi, con la prima che si è svolta tra il 1987 e il 1993 e la seconda tra il 2000 e il 2005. Entrambe hanno portato a violenze e attacchi terroristici, in particolare da parte di Hamas.
Lo Stato di Palestina è riconosciuto solo come “osservatore” dalle Nazioni Unite, con confini non chiaramente definiti.
Gli accordi di pace tra Israele e Palestina hanno avuto alti e bassi, con gli Accordi di Oslo del 1993 come uno dei tentativi più significativi. Tuttavia, gli sforzi successivi, inclusa la “Road map” del 2003, hanno incontrato ostacoli.
Gli Accordi di Abramo del 2020 sono stati un tentativo di normalizzare i rapporti tra Israele e alcuni paesi arabi, ma non hanno affrontato direttamente la questione israelo-palestinese.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha sollevato domande sulla sicurezza israeliana e sulla preparazione del paese di fronte a minacce impreviste. La situazione attuale richiede una risposta immediata per liberare gli ostaggi e affrontare la minaccia terroristica, mentre il dibattito politico e le valutazioni avverranno successivamente. Ma tutto ciò comporterà ancora sangue, dolore. Vittime innocenti immolate al Dio della guerra. Non importa quale sia lo stato di appartenenza, ne a quale religione prestano fede, il mondo ha bisogno della pace come condizione e denominatore comune di tutti gli uomini di buona volontà che si prodigano per un futuro migliore e combattono ogni forma di belligeranza e intolleranza in nome di qualsiasi forma totemica assolutista che produce solo odio e violenza.
Bisogna esigere la PACE a tutti i livelli, politici, sociali, economici. Questo esige una cultura della pace ed una conseguente educazione alla pace. La violenza è e deve rimanere una sconsiderata aberrazione mentale che deve essere prevenuta. La cura è una fase tardiva di intervento sui meccanismi deviati. Rieduchiamoci alla pace, poniamo fine alla barbarie della guerra.