Torino, quartiere Mirafiori, giardini di via Pomaretto. Tra i palazzoni della periferia sud della metropoli piemontese, più di 200 persone di tutte le età ballano come se fossero in una discoteca all’aperto. È il pomeriggio del 17 dicembre 2022. Sanremo, teatro Ariston: 10 febbraio 2023, Mara Sattei e Noemi cantano alla serata dalle cover e il pubblico del Festival, sia in sala che a casa, riconosce subito quelle note.
Cosa unisce questi due momenti? È la canzone L’amour toujours, l’amore sempre, di Gigi D’Agostino uno dei deejay italiani più conosciuti al mondo, che combatte da più di anno contro una grave malattia. Il brano, sin dal 1999, è il suo più grande successo: oggi, sul canale youtube ufficiale dell’artista, conta 410 milioni di visualizzazioni. A Torino sono stati i suoi fan, nel giorno del suo 55° compleanno, a ritrovarsi in un flash-mob, un evento lampo, improvviso, organizzato grazie al tam-tam dei social network e dei messaggi WhatsApp: casse audio professionali a tutto volume appoggiate su un palco improvvisato in mezzo ai giardinetti.
Proprio la periferia sud torinese, all’ombra del monumentale stabilimento della Fiat, è il luogo dove è nato e cresciuto Gigi Dag, detto anche Dottor Dag o Gigi Noise Maker. «Gigi è orgoglio contro i pregiudizi sulle periferie», spiega Giovanni Spada, presente al flash-mob e autore del libro “Dada Banana, storie & misfatti della new-wave torinese anni ’80”. Luigino Celestino Di Agostino (questo il vero nome del deejay) inizia a lavorare come elettricista, poi come tecnico delle luci in discoteca e dal 1993 si avvia la sua carriera artistica.
Nel 2001 viene premiato dalla redazione di Radio Deejay come “artista dance rappresentante dell’Italia nel mondo”. Oltre all’ “amore sempre” sono tante le altre hit: Bla Bla Bla, Elisir, The riddle, La passion, Another way; brani nello stile unico di D’Agostino, chiamato “Lento violento”, un marchio di fabbrica partito da Mirafiori per arrivare nelle discoteche di tutto il globo.