Il 9 maggio rimane una data indelebile nella memoria collettiva europea e mondiale, segnando de facto la fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo giorno è simbolico, poiché segue immediatamente la firma della capitolazione nazista, un atto che ha posto fine a sei anni di conflitto devastante.
La resa incondizionata della Germania nazista fu firmata a Reims, in Francia, il 7 maggio 1945, e ratificata a Berlino il giorno successivo. Tuttavia, è il 9 maggio che viene ricordato come il giorno della vittoria in molti paesi dell’ex Unione Sovietica, a causa della differenza di fuso orario che ha fatto sì che la notizia della capitolazione fosse annunciata ufficialmente a Mosca nelle prime ore del 9 maggio.
In quel giorno, due figure chiave del regime nazista furono catturate: Hermann Göring, il comandante della Luftwaffe e uno dei più alti dirigenti del partito nazista, e Vidkun Quisling, il cui nome è diventato sinonimo di tradimento a causa del suo governo collaborazionista in Norvegia durante l’occupazione nazista.
La cattura di questi due individui ha simboleggiato non solo la caduta militare della Germania nazista, ma anche il crollo della sua struttura di potere politico e ideologico. La fine della guerra ha aperto la strada alla ricostruzione dell’Europa, alla formazione delle Nazioni Unite e ha segnato l’inizio di un nuovo ordine mondiale.
Mentre celebriamo la pace e la libertà che abbiamo oggi, è essenziale ricordare i sacrifici fatti da milioni di persone e le lezioni apprese da quel conflitto globale. Il 9 maggio ci ricorda che la pace non è mai garantita e che è un bene prezioso da custodire con vigilanza e dedizione.
Foto di copertina: Hermann Göring al processo di Norimberga