Dopo aver assistito tutti noi l’anno scorso ad un campionato dominato per un’intera stagione dal Napoli, di certo non ci saremmo aspettati di rivivere un’altra stagione simile, con al comando, dall’ inizio alla fine, una sola squadra.
Quest’anno la stessa sorte è toccata all’Inter, la quale si è aggiudicata il ventesimo scudetto della sua storia, conquistando la tanta aspettata seconda stella.
Inzaghi e Conte
Questa arriva al culmine di un percorso iniziato a giugno del 2021 quando Simone Inzaghi prese il posto dell’ormai uscente Antonio Conte, colui che guidò la squadra alla conquista del diciannovesimo scudetto. L’Inter si conferma campione d’Italia con ben cinque giornate d’anticipo e la certezza è arrivata proprio nel derby cittadino, quando all’Inter serviva una vittoria per laurearsi campioni d’Italia.
Campioni d’Italia
Quindi, sì, avete capito bene, l’Inter ha conquistato il suo ventesimo scudetto nel derby, festeggiando davanti ai propri cugini. Se ai tifosi e ai giocatori rossoneri questo avvenimento è stato come un pugno nello stomaco, non possiamo dire lo stesso per i neroazzurri che speravano proprio questo: vincere lo scudetto nel derby.
I protagonisti che hanno portato allo scudetto
Ecco i tre punti cardine che hanno permesso questo successo.
Società
Steven Zhang, pseudonimo di Zhang Kangyang, ricopre la carica di presidente dell’Internazionale Milano dal 2018. Dopo qualche periodo iniziale di adattamento e malessere con i tifosi, Zhang ha saputo farsi spazio nel mondo dei grandi e ha saputo circondarsi di persone fidate e competenti, come Javier Zanetti che ricopre la carica di vicepresidente, dopo un passato da calciatore e poi bandiera dell’Inter; Giuseppe Marotta che ricopre la carica di amministratore delegato, pochi come lui nel suo ruolo e non possiamo non menzionare il direttore sportivo Piero Ausilio. Questi sono i quattro nomi che da due anni a questa parte compongono l’organigramma societario interno dell’Inter, il cui compito è quello di far quadrare i bilanci e di mettere a segno degli acquisti mirati per ambire alla vittoria.
Allenatore e staff tecnico
Un’altra firma sullo scudetto è quella di Simone Inzaghi, soprannominato sui social dai tifosi interisti “il demone di piacenza”, per la sua capacità di inventare nuovi schemi tattici. Scherzi a parte, il lavoro fatto dal tecnico nerazzurro negli ultimi due anni è qualcosa di strepitoso, con svariati trofei nazionali conquistati, record di derby vinti in un’unica stagione e una finale di Champions League conquistata nella passata stagione. Ad oggi, è lui il tecnico con la media più alta in casa Inter, superati con successo i suoi due predecessori di alto calibro, Josè Mourinho, l’uomo del triplete, e Antonio Conte.
Giocatori
La coesione tra staff tecnico e giocatori è la forza predominante di questo titolo. Il gruppo ha fatto la differenza anche questa volta. Tutti i giocatori che compongono la rosa dell’Inter hanno dato un qualcosa che ha determinato tale esito. Ma, proviamo a tirare fuori 4/5 nomi che per noi hanno dato quel pizzico in più rispetto agli altri (senza togliere niente a nessuno). Nella lista, partendo dalla porta, non può non esserci lo svizzero Yann Sommer, acquistato a titolo definitivo dal Bayern Monaco alla modica cifra di 6 milioni di euro. Con le sue parate elastiche ha difeso la porta dell’Inter dalle incursioni nemiche, non subendo gol per 18 partite.
Francesco Acerbi
Il secondo nome, per noi, è quello di Francesco Acerbi, guerriero leale di Simone Inzaghi già dai tempi della Lazio. Il suo trasferimento dalla squadra capitolina a quella meneghina è avvenuto tramite prestito con diritto di riscatto, avvenuto poi in seguito con cifre intorno ai 4 milioni. Perno della difesa interista, insieme ad Alessandro Bastoni e Benjamin Pavard compongono il terzetto difensivo e rappresentano la difesa per eccellenza e quella meno perforata del torneo.
Centrocampo
A dirigere l’orchestra a centrocampo, chi, se non lui, Hakan Çalhanoğlu. La sua visione di gioco di un altro livello rispetto alla media ha permesso di creare delle linee di passaggio anche dove queste non erano possibili.
Spesso, queste linee venivano percorse dal quinto di centrocampo, a nostro dire, il più forte che c’è in Italia. Federico Di Marco, che Dio solo sa quanti chilometri lui abbia percorso su quella fascia sinistra. Le sue capacità non sono finite qui; non vorremmo tralasciare il piatto forte della casa, ovvero, il suo sinistro sublime, un piede delicato e preciso.
Difesa
Per vincere non basta solo una buona difesa, bisogna fare qualche gol più degli altri ed ecco che quando parliamo di gol non possiamo non menzionare il prossimo capocannoniere della Serie A, Lautaro Martinez, veterano ormai di questa squadra, con i suoi cinque anni all’attivo. Insieme all’amico e compagno di squadra, Marcus Thuram hanno formato una vera e propria coppia del gol, mettendo a segno ben 35 gol.
Questo scudetto, questa seconda stella tanto sperata e attesa dalla prossima stagione sarà stampata sul petto della nuova maglia e sarà sotto gli occhi di tutti.
Questi anni di successi, di notti europee, di notti milanesi, non saranno mai dimenticate.
Questo è per voi e per tutto il calore che ci avete donato, non ci avete fatti sentire mai soli e l’avete dimostrato sempre, non solo nella sfilata trionfale dove 300/400 mila persone hanno invaso le strade del capoluogo lombardo.
Questo è per voi, un altro passo verso un qualcosa di grande.