La nostra bandiera tricolore, il nostro orgoglio nazionale.
La nostra bandiera ha simboleggiato nel tempo l’unità nazionale italiana, ma da dove viene questo emblema?
“La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”, così secondo l’Articolo 21 della Carta costituzionale. Trattasi, la forma della nostra Bandiera nazionale, di una tipologia di stemma (quello con tre bande verticali) non inedita e che già altre volte aveva fatto capolino in Europa e non solo prima che la si adottasse ufficialmente nel 1946. Dapprima si ebbe, infatti, una bandiera del medesimo stampo al quale, per volere dei regnanti del Casato di Savoia, si decise di aggiungere lo stemma della Real Casa in centro. Tuttavia, anche qui, l’invenzione dello stendardo non è da attribuirsi all’allora Sua Maestà Vittorio Emanuele II, né tantomeno a Cavour, a Garibaldi o ai patrioti mazziniani.
La leggenda dell’idea della bandiera nazionale L’idea della bandiera nazionale iene, per primi, a un gruppo di rivoluzionari che, dopo i moti francesi di fine ‘700, la adottano come propria effige nel formato blu-bianco-rosso che ancora oggi sventola su tutti gli edifici pubblici dei nostri “cugini d’oltralpe”. La leggenda attribuisce l’invenzione della Bandiera Tricolore a niente di meno che un militare, un certo generale Napoleone Bonaparte
che, alla testa “dell’Armeé d’Itàlie” visitò il nostro paese durante le campagne del 1799. Qui, dove fondò le “Repubbliche sorelle” (stati vassallo con sistemi di governo direttoriali speculari a quelli adottati da Parigi) sentì la necessità di creare dei simboli, anche istituzionali, che legassero i due stati alla Repubblica Francese. Da qui ne venne che, nel 1797, venne issata per la prima volta la bandiera della Repubblica Cisalpina che ereditò, quindi, il vessillo già adottato dalla “Repubblica transpadana”, ossia il regime di precedente occupazione militare francese instaurato per pochi mesi da Bonaparte nel 1796. Questa bandiera era, per l’appunto una variazione del tricolore su modello francese, composta da tre bande verticali (verde, bianco e rosso) di eguali dimensioni.
Il mistero di Napoleone Bonaparte
Resta un mistero attualmente dibattuto la scelta delle tinte che è a metà tra la storiografia e la leggenda. La tradizione vuole che il verde stia a simboleggiare i prati verdeggianti della Penisola o l’onestà dei suoi abitanti, il bianco la neve sulle montagne alpine o la purezza, e il rosso il sangue dei patrioti caduti per la difesa delle virtù già menzionate. È, però, dibattuta e vede come sua principale antagonista una seconda tesi leggermente più pittoresca. All’arrivo dei francesi, nel 1796, si dice che le guardie di palazzo di Milano avessero una giubba rossa, un cappello verde e dei calzoni bianchi. Quale che sia la teoria all’origine della Bandiera Nazionale Italiana, essa ha certamente subito grandi trasformazioni nel corso del tempo e, partendo da origini incerte, è passata a simboleggiare l’unità nazionale che conosciamo oggi.
Foto di copertina: Bandiera adottata, nel 1797, dalla Repubblica Cisalpina (fonte: Wikipedia)