Il 31 agosto in Kirghizistan hanno celebrato la 22° giornata dell’indipendenza.
Io ci sono stata per un viaggio lo scorso giugno e la domanda che mi hanno fatto (quasi) tutti prima di partire è stata: dov’è?
La Repubblica del Kirghizistan (in kirghiso: Кыргыз Республикасы, traslitterato: Kırgız Respublikası) è il paese più piccolo dell’Asia centrale, circondata da Cina a est, Kazakistan a nord, Tagikistan a sud e Uzbekistan a ovest.

Gran parte del territorio kirghiso è dominato dalla catena montuosa dei Monti Tian Shan, che attraversa il paese da est a ovest. Queste maestose montagne sono una caratteristica iconica del Kirghizistan: nelle foto si vedono spesso le vette coperte di neve e valli verdi che offrono paesaggi spettacolari. Il Pik Pobeda (anche noto come Victory Peak) è la vetta più alta del Kirghizistan e raggiunge altezza di ben 7.439 metri sopra il livello del mare. Questa catena montuosa contribuisce anche al suo isolamento da accessi diretti al mare: a circa 900 km dal Mar Caspio 2000 km dall’oceano indiano, è la nazione più distante dal mare, ma a Bishkek, la capitale, si mangia il sushi. Anche piuttosto buono.
Il Kirghizistan, con una superficie di oltre 199.900 chilometri quadrati, ospita una popolazione di circa 7 milioni di abitanti e ha una densità di popolazione relativamente bassa, con circa 32 abitanti per chilometro quadrato. La maggior parte della popolazione vive nelle regioni centrali e settentrionali, dove si trovano le città più grandi, tra cui la capitale Bishkek, Osh e Jalal-Abad. Queste aree sono caratterizzate da un mix di etnie, principalmente kirghisi, uzbeki e russi, con numerose altre comunità in percentuale minore.
Il Kirghizistan è diventato uno stato indipendente il 31 agosto 1991 a seguito dell’adozione della “Dichiarazione d’indipendenza dello stato” da parte del Consiglio Supremo.
Fino a quel momento la sua storia ha abbracciato una varietà di culture e imperi: sebbene sia geograficamente isolato a causa del suo territorio altamente montuoso, il paese è stato il crocevia di diverse grandi civiltà, in quanto parte della Via della Seta e di altre rotte commerciali. Abitato da un susseguirsi di tribù e clan, il Kirghizistan è caduto periodicamente sotto una dominazione più ampia, ad esempio quella dei nomadi turcici. Il Kirghizistan è stato fondato inizialmente come Khaganato kirghiso di Yenisei. Successivamente, nel XIII secolo, fu conquistato dai Mongoli; riacquistò l’indipendenza ma fu poi invaso dal khanato di Dzungar. Dopo la caduta degli Dzhungar, i Kirghizi e i Kipchak erano parte integrante del Khanato di Kokand.
Nel 1876 il Kirghizistan entrò a far parte dell’Impero russo e nel 1936 fu costituita la Repubblica socialista sovietica Kirghiza (SSR), che divenne una repubblica costitutiva dell’Unione Sovietica.
Durante gli anni ’20 il Kirghizistan vide un notevole cambiamento culturale ed educativo, accompagnato da un importante sviluppo economico e sociale. L’alfabetizzazione aumentò e fu introdotto un alfabeto kirghiso a base araba, che venne sostituito dalla scrittura latina nel 1928, e poi nel 1941 fu adottata la scrittura cirillica. La lingua kirghisa appartiene al gruppo di lingue turche qipčak.
Ad oggi quindi la popolazione parla kirghiso e russo; quasi nessuno sa l’inglese, ad eccezione di chi lavora in ostelli e alberghi nella capitale che con il tempo lo ha imparato, così come sorridenti ci hanno detto “ciao, grazie!” quando ce ne siamo andati.
E loro cosa sanno di noi?
Essendo un paese poco turistico è comune che le persone al bazaar, una grande mercato coperto aperto tutti i giorni, o per strada ti chiedano da dove vieni. Le parole che abbiamo sentito più spesso rispondendo Italia riguardavano calciatori e squadre di calcio, oppure nomi di cantanti di un’altra epoca, diciamo, come Romina, Albano e Toto Cotugno. Ovviamente non sono mancate le battute su Berlusconi amico di Putin.
Ma tutti, anche i più giovani, sapevano di cosa stavamo parlando e sapevano qualcosa del nostro paese; nessuno ci ha chiesto “dov’è” come è successo spesso a noi prima di partire.
Foto di Nicole Marantelli