Domenica 18 Settembre si è svolta a Grottaferrata nella splendida cornice dei giardini storici di Villa Cavalletti la manifestazione LazioWinExperience. Produttori da tutto il Lazio hanno fatto degustare i loro prodotti a un pubblico attento e accorso numeroso all’evento. Mission dell‘organizzazione è quella di aprire una finestra sulla sempre più valida proposta vitivinicola dei produttori della regione Lazio in particolare sui vini della doc Frascati. In più, evento nell’evento, due Masterclass hanno approfondito la tematica pedoclimatica del Vulcano di Roma e il vitigno Malvasia puntinata.
Nella prima masterclass dal titolo Mineralità del vulcano di Roma, Andrea Gori ha condotto il pubblico in un viaggio all’ interno della Doc Frascati raccontando con molta professionalità le caratteristiche pedoclimatiche di un territorio particolarmente vocato alla produzione di grandi bianchi ma non sempre sfruttato al meglio. Il vulcano di Roma nelle sue ere geologiche evolutive ha appunto donato a tutto quel territorio una risorsa inestimabile.
Il terreno cosi eterogeneo per conformazione e per altimetria risulta particolarmente ricco e fertile per la coltivazione della vite. Nelle sue fasi evolutive questo vulcano ha unito azioni piroclastiche con eruzioni di tufo e pomice ad azioni laviche e a formazione di caldare che ha determinato una eterogeneità nei suoli che conferisce alle viti qui coltivate una ricca mineralità. Da secoli questo territorio ha fornito fiumi di vino a Roma e a tutto il territorio nazionale ma soltanto da un po’ di tempo vi è da parte dei produttori una particolare attenzione nella ricerca vitivinicola di una qualità sempre maggiore riuscendo a produrre ottimi vini. I bianchi prodotti ad esempio, mostrano un carattere veramente unico e peculiare come tutti i vini prodotti sui vulcani.
Solo le uve che crescono su suoli vulcanici di Frascati coltivati in maniera artigianale senza sovrapproduzione e tendoni, nonché vinificate con attenzione e bassa solforosa, esprimono al massimo l’effetto sapido-minerale al gusto. Queste componenti devono essere presenti nell’ uva al momento dell’inizio del processo di vinificazione, per ritrovare poi la famosa mineralità nel bicchiere. Ancora una volta è evidente come il terroir abbia come sempre sfumature geografiche e geologiche ma anche e soprattutto culturali e umane.