Confartigianato, l’arte di fare impresa. L’importanza delle associazioni di categoria e i provvedimenti del Governo Meloni.
L’avvocato Venghi è uno della vecchia scuola, conosce gli usi e i costumi dello stile antico professionale e del bel modo di fare. Ma in realtà questo è apparenza, lui è ancora giovane con voglia di lavorare e in continua attività. Energico, deciso e l’accoglienza è cordiale.
Lo abbiamo incontrato perché siamo venuti a sapere che, come studio legale, si occupa professionalmente di artigiani. Categoria fondamentale per il nostro Bel Paese, ma a volte misconosciuta e spesso bistrattata.
L’avvocato Venghi si occupa dei problemi e delle opportunità dei lavoratori “del fare”, di quelli capaci di utilizzare attrezzi, macchinari e materie prime. Dove la produzione e la trasformazione di oggetti, oppure di alimenti, sono fonte di ricchezza e hanno contribuito a far diventare grande il nostro Paese.
L’artigianato con i suoi prodotti e i suoi servizi è una delle anime del nostro Made in Italy (N.d.R. tematica di interesse per il nostro periodico). L’Eccellenza dell’artigianato italiano significa stile, accuratezza dei dettagli, rifiniture eseguite con cura e perfezione. L’artigianato italiano è arte, in un paese di artisti. Ma non sono tutte rose e fiori, molti operatori del settore artigiano hanno subito gravi danni nel periodo pandemico, alcuni hanno abbandonato la professione.
Avv. Venghi, lei è un avvocato amministrativista e d’impresa, ma al contempo si occupa anche di artigiani. Siamo usciti di recente dalla pandemia, ma parrebbe che il virus circoli ancora e alcuni problemi rimangono. Dal punto di vista economico, cosa sarà il post crisi sanitaria?
Effettivamente lavorando a stretto contatto con diverse attività economiche e con le imprese artigiane in particolare ho potuto verificare come la stragrande maggioranza delle imprese abbia patito un periodo difficilissimo dovuto alla crisi pandemica ed al blocco delle attività. Come se non bastasse, in uscita dal tunnel del Covid, ci siamo trovati nel bel mezzo di una crisi internazionale energetica che ha causato rincari impressionanti (ed ingiustificati) al costo dell’energia, questo ha avuto dirette ripercussioni negative pesanti per tutte le imprese di qualsivoglia settore.
Lavorando a stretto contatto con Confartigianato Imprese, che è la più grade organizzazione datoriale delle imprese artigiane, vedo e “tocco con mano” le varie situazioni di crisi e di difficoltà di ripresa per questa importante categoria economica.
E questi sono i dati di fatto di oggi, ma Lei, che è spesso ospite di importanti programmi televisivi con rilevanti ascolti e quindi possiede una visione mediatica privilegiata, ritiene sia in atto una qualche forma di ripresa economica nel settore artigianale?
Devo dire che dal punto di vista del lavoro la ripresa c’è stata e la maggior parte delle attività ha ripreso “alla grade” in termini di produzione ed erogazione di servizi. Tuttavia questi pesanti aumenti dei costi dell’energia ed anche dell’inflazione con rincari in ogni settore hanno sgonfiato l’effetto ripresa ed hanno determinato una nuova “zavorra” per le attività economiche difficilmente gestibile. La guerra in Ucraina non aiuta.
Ma è anche ospite di una importante radio nazione ISO RADIO RAI. Quali interventi e quali provvedimenti deve commentare rispetto alle attività economiche e per le famiglie?
Sì, sono spesso ospite del conduttore Roberto Poletti nella trasmissione “dammi tre parole” in onda su ISO RADIO RAI FM 103.3 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13. Anche in quel contesto ho modo di analizzare e discutere nel merito di provvedimenti con impatto rilevante sull’economia ed in particolare riferimento ad imprese e famiglie. Devo dire che gli argomenti non mancano, soprattutto in questo momento di difficoltà che la nostra società sta attraversando, nonostante con qualche ottimismo si possa anche dire che alcuni segnali di ripresa iniziano ad intravedersi.
A suo parere quali sono le principali misure per la ripresa realizzate sia a livello statale e sia regionale?
Da parte dello Stato sono stati promossi molti aiuti per il sostegno e la ripresa delle attività economiche: dalla sospensione dei mutui in collaborazione con il sistema bancario, dall’erogazione di prestiti garantiti dallo Stato, sino ai vari bandi finanziamento e bonus per sostegno delle varie attività (pensiamo ai vari decreti sostegni 1, 2 ter e quater).
Parimenti a livello regionale (in ogni Regione) sono stati approvati strumenti a favore delle imprese con particolare riferimento ai bandi di finanziamento per tipologia di attività. Molte di queste misure sono ancora in campo e possono essere utilizzate dalle imprese a seconda del target di riferimento ed in base ai presupposti che ogni attività può verificare nel caso specifico.
Siamo ormai al giro di boa del 2023. Cosa dovremo aspettarci per la restante parte di quest’anno?
Per quest’anno ci auguriamo la continua ripresa dell’economia dal punto di vista della produzione e dei servizi come già avvenuto nella seconda parte del 2022.
Tuttavia, rimane come detto il tema drammatico dei costi dell’energia e dell’inflazione che impattano negativamente su tutte le attività economiche. Occorre peraltro anche verificare nel concreto le misure proposte dal Governo del Presidente Giorgia Meloni. Sono state introdotte nella legge di bilancio (la finanziaria 2023) importanti interventi non solo per aiuti alle famiglie, ma anche per imprese e lavoratori. È una legge che impatterà non solo sull’anno in corso, ma anche sul prossimo triennio 2023-2025.
Ci sono alcune proroghe, aiuti, incentivi e novità in generale, da tenere presenti e applicare. Dovremo lavorare affinché il nostro Sistema Paese cresca e produca ricchezza per tutti.
Lei lavora anche con la Pubblica Amministrazione, con quali Istituzioni ha lavorato e di cosa si occupa?
Sono stato docente in corsi di formazione per il personale degli Enti Locali presso IREF Lombardia e ho collaborato con Eupolis, Cestec e Ancitel Lombardia, occupandomi fra l’altro di semplificazione dei procedimenti amministrativi. Sono stato consulente di ANCI Lombardia relativamente alle materie di edilizia e urbanistica. Ho proseguito con la normativa dell’artigianato e delle attività di impresa in generale e sulle problematiche dello Sportello Unico della Attività produttive.
Allora, vista questa Sua esperienza ci accenni a due o tre consigli per le imprese artigiane?
Sorride con spirito professionale e suggerisce
Innanzitutto occorre informarsi e rimanere aggiornati, anche attraverso le associazioni di categoria maggiormente rappresentative che possono fornire notizie di prima mano e consigli utilissimi per l’attività d’impresa. Occorre poi investire sempre di più nella formazione, nell’innovazione tecnologica e nelle politiche di economia green per restare “al passo coi tempi” e soprattutto per reggere la concorrenza internazionale e il mercato in continua evoluzione.
Inoltre, è utile agire ed investire in controtendenza proprio nel momento di difficoltà, ove possibile, investire e ammodernare il processo produttivo e l’attività in genere. Occorre lavorare massicciamente anche sulla vendita del prodotto e del marchio con un’azione di marketing sempre più incisiva. Il Made in Italy del settore artigianale è una certezza mondiale.
Queste, a mio parere, le chiavi di volta per un corretto e proficuo business per le imprese artigiane di qualsivoglia categoria.
Dove svolge la sua attività professionale?
Opero a Milano e ad Abbiategrasso.
Grazie avvocato, buon lavoro.
Per approfondimenti:
venghi@studioamministrativocivile.it