Sarà l’influsso astrale, sarà una tradizione, ma se alla fine dell’anno si fa il bilancio di ciò che si è fatto, la primavere porta nell’aria il desiderio di rinnovamento e dei buoni propositi; smettere di fumare, iscriversi in palestra, dedicarsi un po’ agli altri, seguire un corso, ecc…
Spesso si tratta di veri e propri desideri, o sogni irrealizzabili, ma in realtà succede che anche gli obiettivi più a portata di mano non si riesce a portarli avanti, si parte e subito dopo si abbandona, ovviamente con delle ottime motivazioni (o scuse?) E così alla fine dell’anno si ripete tutto l’iter. Perché? Da un lato conta scegliere bene gli obiettivi, perché se non sono veramente importanti per noi allora la demotivazione è dietro l’angolo, dall’altro è questione di approccio o di metodo.
Partiamo prima dal metodo. Alcuni anni fa, per lavoro ho partecipato a una lezione di un’esperta di neuroscienze cognitive che spiegava come attivare il processo di trasformazione di semplici azioni in abitudini, più precisamente in buone abitudini. Dopo la lezione ho raccolto l’invito a sperimentare il metodo proposto partendo da un’azione semplice, rinunciare all’ascensore di casa per un periodo di trenta giorni. La pigrizia e il “pilota automatico” che ci portano sovrappensiero a premere il pulsante dell’ascensore sono lì in agguato, soprattutto i primi giorni. Come è andata? Ho preso l’abitudine, la buona abitudine di fare le scale.
Sono numerosi gli studi e le ricerche empiriche che dimostrano come semplici azioni ripetute possono diventare abitudini e su come decidere razionalmente di guidare questo processo. La pietra miliare è “Psicocibernetica”, pubblicato da Maxwell Maltz nel 1960, e che in seguito molti altri ricercatori hanno approfondito cercando possibili applicazioni.
In ogni caso, il primo passo per iniziare è scegliere un obiettivo semplice e già conosciuto (come fare le scale di casa), che pensiamo di riuscire a portare avanti a lungo. La ripetizione costante di questa azione è la chiave per interiorizzare, così da farla diventare uno dei tanti automatismi che mettiamo in atto sovrappensiero. Si può sgarrare qualche volta, l’importante è tenere il ritmo. Secondo alcuni studi bastano trenta giorni di ripetizione per acquisire la nuova abitudine e mantenerla, secondo altri un po’ più del doppio, soprattutto per le azioni meno familiari o più complesse.
Acquisire una nuova buona abitudine genera motivazione e questo spirito positivo è utile per passare a un nuovo obiettivo e quindi a una nuova buona abitudine. Si possono anche perseguire più obiettivi contemporaneamente, però potrebbe essere un po’ più lungo il tempo necessario.
E ora è il momento degli obiettivi, i buoni propositi per la primavera – estate 2023: propongo una mia lista, che prende spunto in particolare dagli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e da “170 azioni quotidiane per trasformare il mondo” pubblicato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
- Trova tempo per te e per i tuoi amici
- Una volta al mese prendi un caffè con una persona con passioni ed interessi diversi dai tuoi
- Accantona ogni giorno una piccola somma per un tuo progetto
- Sii più attivo. Passeggia durante la pausa pranzo o vai al lavoro in bici o con i mezzi pubblici e, se l’auto è indispensabile, scegli percorsi sostenibili
- Leggi almeno 1 libro al mese e vai a teatro o a un concerto anche se non conosci l’argomento o gli artisti
- Informati sull’eredità culturale e naturale della tua zona. Almeno una volta al mese visita i siti storici della tua regione e parlane positivamente sui social media e con gli amici
- Fai volontariato presso associazioni che operano vicino a te: il tuo tempo può essere più prezioso del denaro e conosci altre persone
- Leggi un libro che parli dell’acqua e degli animali e degli alberi per aumentare la tua comprensione del loro impatto sulla società, sull’economia e sul nostro pianeta.
- Tieni in ordine la tua dispensa. Riempi una scatola con cibi non deperibili e donala
- Mangia meno carne. Mangia meglio, scegliendo prodotti agricoli locali e di stagione. Sono più buoni, sono più economici e non danneggiano l’ambiente.
- Riduci i rifiuti sostituendo gli oggetti usa-e-getta con quelli riutilizzabili (tazze, borracce, articoli per trucco e strucco, …)
- Evita gli sprechi e sii creativo: quando rimangono i cubetti di ghiaccio in un bicchiere dopo aver bevuto, non buttarli; mettili nelle piante.
- Fai bene la raccolta differenziata, anche fuori casa e in vacanza
- Lava la tua auto presso un autolavaggio che ricicla l’acqua.
- Vuoi installare l’aria condizionata? Chiedi che venga installato un sistema di condizionamento alimentato a energia solare
- Usa tutto ciò che hai comprato e non tenere vestiti, dispositivi elettronici o altri oggetti che non usi. Regalali.
- Acquista prodotti sostenibili come dispositivi elettronici, giocattoli, shampoo o pesce e prodotti vegetali biologici.
- Porta con te buste riutilizzabili al supermercato.
- Annulla l’iscrizione dalle newsletter che non leggi (anche le email consumano)
- Sfrutta il mentoring e il coaching per aiutare le donne a costruire la loro autostima e a sviluppare le loro carriere
- Mostra interesse per le decisioni del tuo Paese, ma sii pacifico quando prendi posizione per difendere ciò in cui credi
Penso sia più realistico concentrarsi inizialmente su alcune proposte. E a giugno, in occasione del solstizio d’estate, fare un fine tuning e aggiungere altri obiettivi. E ora passiamo all’azione: da quali obiettivi vuoi partire per essere più sostenibile?