Piergiorgio Odifreddi al BookPride 2023 presenta il suo nuovo libro con l’intento di mostrare come la matematica sia presente in ogni ambito della nostra vita, dalla fisica alla musica, e come si possa, attraverso le sue “Pillole”, curare l’analfabetismo matematico che affligge il mondo contemporaneo. Il libro raccoglie le rubriche mensili che il matematico ha pubblicato nell’arco degli ultimi 20 anni riguardo ai temi più disparati e a noi familiari.
Il primo esempio di cui si parla, per far capire che la matematica è in tante cose, è un classico della letteratura che tutti conoscono: “Guerra e pace” di Tolstoj. La cosa che ha più sorpreso Odifreddi sono state le ultime 200 pagine (circa) di quel grosso tomo, in cui Tolstoj sviluppa una teoria matematica della storia. L’autore ci tiene a sottolineare che non vorrebbe aver dato l’impressione che la guerra da lui raccontata sia stata solamente un duello tra due grandi personaggi; tutt’altro. È stata combattuta da un grande numero di persone ( sono partiti 500.000 francesi e solo 30.000 sono tornati vivi, ad esempio). Le perdite sono state centinaia di migliaia, quello che i matematici chiamerebbero infinito, e ogni persona ha dato un contributo piccolo allo svolgimento degli eventi, quello che i matematici definiscono infinitesimo. I matematici in questi casi fanno un integrale: la somma infinita degli infinitesimi.
Continuando a parlare di vita quotidiana viene approfondito anche il tema dei film sui matematici. Secondo Odifreddi il problema in generale del cinema è che molti di noi conoscono un storia grazie ad un film, ma non ci capita alla fine della proiezione di andare a informarci su quanto sia vero e quanto scorretto degli aventi accaduti a quel personaggio o delle teorie scientifiche che sono state citate. È la grande pecca della cultura contemporanea. I film sono più interessanti dei libri, soprattutto per i giovani di oggi. E non ci sarebbe alcun problema se solo i film fossero corretti, invece la maggior parte delle volte non lo sono. Meglio raccontare una falsità divertente che una verità noiosa. Il verosimile è più interessante del vero.
Nel fare un esempio possiamo citare il film “A Beautiful Mind”, che spiega in modo errato l’equilibrio di Nash nella scelta tra due ragazze, per altro interpretato da attori che non potrebbero essere più distanti dai protagonisti della vita reale. Oppure il film sulla vita del matematico Alan Turing, “The Imitation Game”, che cambia l’ordine degli eventi accaduti già dalla primissima scena in apertura e commette anche degli errori nel raccontare le sintomatologie della schizofrenia.
Un film che invece è molto accurato dal punto di vista scientifico è il famosissimo “Interstellar”. Ovviamente come per tutte le sceneggiature, l’adattamento cinematrografico per rendere interessante la storia è stato importante, ma il fisico Kip Thorne che ha seguito il regista ha insistito che non ci fossero cose impossibili dal punto di vista della fisica. Questo non significa che tutte le cose rappresentate siano sicure, molte sono speculazioni, ma sono speculazioni su cui lui faceva i conti e controllava che dal punto di vista della teoria fossero possibili.
In conclusione Odifreddi racconta del suo amore per la musica, di cui non tutti sono a conoscenza. La sua passione in realtà deriva dal fatto che la matematica e la musica sono due facce di una stessa medaglia. Il rapporto tra le due è strettissimo, fin dall’origine. La musica è l’inizio di tutto, é il mito fondatore della matematica occidentale. Si narra come Pitagora camminando per Crotone insieme ai suoi apprendisti della scuola di scienza e matematica pose l’attenzione sui suoni generati dai fabbri che battevano il ferro con i martelli. Questi movimenti creavano suoni diversi, suoni che a volte stavano bene insieme e a volte stridevano e davano fastidio. Si accorsero come cambiando il peso del martello la frequenza del suono cambiava di quella che noi oggi infatti chiamiamo ottava, che trascriviamo con una frazione!
Odifreddi commenta con la sua solita ironia che queste raccolte di solito vengono pubblicate solo postume, e gli sembra di buon auspicio battere la malasorte. Non ci resta dunque che imparare a “leggere, scrivere e far di conto”, come ci viene suggerito dall’autore, in attesa della pubblicazione della seconda parte della raccolta nel volume in uscita questo autunno.
Per conoscere il libro e l’autore: http://www.piergiorgioodifreddi.it/libri/matematica/pillole-matematiche-2022/