Ha vinto le elezioni politiche 2022 risultando il primo partito nazionale. Le elezioni si sono svolte regolarmente, sono state democratiche e senza incidenti violenti. La destra italiana si è praticamente radicata in ogni territorio del nostro Paese, ha espresso personalità riconoscibili sulla base di una legge elettorale, magari poco comprensibile, ma approvata dal Parlamento. Alcuni suoi rappresentanti vengono da lontano e si sono formati a scuole politiche di altri tempi. È successo a molti e oggi loro si apprestano a governare il nostro Paese in coalizione.
La domanda potrebbe invece essere: “Riuscirà una coalizione di centro destra in un’impresa storica per la Repubblica italiana?” Soprattutto se sarà guidata da un esponente di un partito di destra. Riuscirà a combattere e vincere contro i marosi e le avversità quotidiane? Non sarà facile. E soprattutto si potrebbe riscontrare un valore aggiunto agognato da molti e da tanto tempo, ma mai realizzato. Il Presidente della Repubblica potrebbe assegnare, per la prima volta nella nostra storia il mandato esplorativo a verificare una maggioranza parlamentare e governare, con possibilità di successo, a una Donna. Sarà questa la legislatura che vedrà la Prima Donna Presidente del Consiglio dei Ministri?
Oppure c’è altro? E allora perché la destra non può governare?