Verso la fine degli Anni Cinquanta i grandi commercianti democristiani e i piccoli artigiani socialisti trovarono un nuovo momento di unità, grazie alle nuove opportunità offerte dai mercati internazionali. Tutto iniziò quando Valenza venne visitata da grandi commercianti internazionali di gioielli, i quali suggerirono ai mastri orafi locali di far conoscere la loro produzione anche all’estero e offrirono loro supporto a tale scopo. L’AOV tornò ad aprirsi ai piccoli artigiani non DC e organizzò la prima esposizione internazionale di gioielli di Valenza alla fiera Mondiale di New York del 1957.
In preparazione alla Fiera di New York del 1957, i prezzi dei gioielli che sarebbero stati esposti furono concordati in anticipo e furono selezionate, per esporre negli USA, 37 aziende orafe. Il debutto americano fu un successo e vennero prese numerose ordinazioni, che sarebbero state fate arrivare negli USA da Valenza, e i contatti dei compratori americani furono condivisi con tutte le aziende del piccolo centro. Da allora la cittadina iniziò ad esser visitata da numerosi acquirenti internazionali. Venne costituita Export Orafi, una società che forniva ai produttori valentini finanziamenti e consulenze legali per agevolarne le esportazioni. Fu allestita una mostra permanente di gioielli per i clienti internazionali e le società orafe di Valenza iniziarono a riunirsi in consorzi per condividere risorse e know how. Nacquero però presto nuove tensioni tra i piccoli artigiani e i ricchi commercianti DC, con i secondi che avrebbero voluto fare da sé e costringere i piccoli produttori ad appoggiarsi a loro per raggiungere i mercati internazionali.
Grazie alle pressioni dei piccoli artigiani di sinistra, che volevano che l’AOV li agevolasse nel promuovere le loro produzioni, vennero istituite due nuove fiere: Valenza Gioielli e Rassegna del Fabbricante Orafo (RAFO). La fiera “Valenza Gioielli” nacque nel 1978 e da allora si sarebbe sempre tenuta due volte l’anno (in primavera e in autunno). “Rassegna del Fabbricante Orafo (RAFO)” nacque invece come esposizione dedicata esclusivamente al piccolo artigianato, dato che il peso dei grandi marchi commerciali, in Valenza Gioielli, si era fatto sempre maggiore e i piccoli artigiani se ne sentivano emarginati. RAFO tuttavia non ebbe mai molto successo.
PER SAPERNE DI PIÙ:
Gaggio, Dario, “Pyramids of Trust: Social Embeddedness and Political Culture in Two Italian Gold Jewelry Districts”, in: Enterprise & Society , MARCH 2006, Vol. 7, No. 1, Cambridge University Press, marzo 2006, pp. 19-58