Foto di copertina: L’arrivo del Papa a Ulaanbaatar capitale della Mongolia
Tre mesi fa lo aveva preannunciato, lo aveva programmato nei minimi dettagli ed ora il Papa per la prima volta nella storia pontificia si è recato in Mongolia per un viaggio pastorale di importanza mondiale (clicca qui per leggere il nostro articolo al riguardo).
Una visita sobria senza clamori e senza bagni di folla, rivolta a tutta la popolazione mongola e con un senso di gratitudine al “piccolo gregge” cattolico di circa 1.500 fedeli presente nel Paese. Niente discorsi roboanti ma la presenza della Guardia d’Onore ha reso ufficialmente omaggio alla visita del Pontefice con la presenza, come di consueto nella trazione istituzionale mongola, del Ministro degli Esteri la signora Batmunkh Battsetseg e di Monsignor José Luis Mumbiela Sierra, vescovo della Diocesi della Santissima Trinità ad Almaty, in qualità di presidente della Conferenza episcopale dell’Asia centrale.
Il viaggio di Papa Francesco in Mongolia è il primo di un pontefice sul suolo mongolo, un vasto Paese grande quasi cinque volte l’Italia e con una popolazione poco numerosa, circa tre milioni di abitanti.
Un Paese che sembra non finire mai, assorto in un silenzio immenso, da capire “con i sensi… capace di esprimere cosa significa questa lunghezza e grandezza…” e da apprezzare, come consiglia Papa Francesco, con l’ascolto di un po’ di musica di Alexander Borodin, compositore, medico e chimico russo vissuto alla fine del 1800, prevalentemente a San Pietroburgo
Un volo di circa nove ore per visitare un’altra “periferia” del mondo, dove l’attenzione per l’Asia da parte di Papa Francesco resta altissima. Un viaggio che si colloca a distanza di quasi un anno dal suo viaggio apostolico in Kazakhstan.
Al suo arrivo al Papa è stato offerto yogurt secco dal tipico gusto acidulo e il latte di yak animale tipico, fra i più comuni presenti nel Paese, insieme a mucche capre e cavalli.
Il 43° viaggio apostolico in Mongolia permetterà di “sperare insieme” e affrontare i temi principali riguardanti la pace, il dialogo tra le religioni e il rispetto per le diversità, realtà e sfida continua.
L‘ambasciatrice presso la Santa Sede, Gerelmaa Davaasuren, ha sottolineato le sue aspettative per questo “storico” viaggio, che considera “un grande contributo al mantenimento della pace e della stabilità nella nostra regione e nel mondo”.
Il Principe Igor di Alexander Borodin, testo integrale in italiano e brano video musicale:
Fonti:
Vatican News:
- La Mongolia accoglie il Papa. Il viaggio del pontefice nel suo 43° viaggio apostolico
- Intervista a padre Ernesto Viscardi, missionario bergamasco da 19 anni in Mongolia, presente nel Paese dalla fine del regime comunista degli anni novanta.
Si ringrazia Salvatore Cernuzio – Inviato a Ulaanbaatar (Mongolia)